Sciopero dei calciatori


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Beretta, commissario solo se inadempienti

Presidente Lega: 'Noi disposti a trattare, mai abbandonato tavolo’ beretta_seriea_296

''L'Alta Corte dice che cosa è teoricamente possibile, la verità è che anche la nomina del commissario dovrebbe avvenire dopo gravi inadempienze della Lega il che non è possibile perché noi non ci siamo mai alzati dal tavolo e siamo sempre stati disposti a trattare''. Il presidente dei club di serie A, Maurizio Beretta, commenta così il pronunciamento dell'organo di giustizia 'super partes' che per scongiurare lo sciopero dei giocatori fissato l'11 e 12 dicembre ha imposto alla Lega di riprendere a trattare per trovare l'accordo, ritenendo anche legittima l'eventuale nomina di un commissario da parte della Figc.

Ospite della trasmissione 'Ventura Football Club' su Radio 1 insieme alla controparte nel braccio di ferro sul contratto collettivo, il presidente dell'Aic Sergio Campana, Beretta ha ribadito che c'è la disponibilità a trattare.

I nodi al pettine restano sempre i punti 7 e 8, quelli relativi agli allenamenti separati (i fuori rosa) e ai trasferimenti coatti.

''L'unica società che ha avuto problemi con i fuori rosa guarda caso è stata la Lazio, e la norma si deve reinterpretare per questo'', ha rilevato Campana, riferendosi alla battaglia in merito condotta da Lotito per conto della delegazione dei club.

''Non è vero che solo la Lazio ha avuto problemi, ma tante altre squadre - la replica di Beretta -. Quella formulazione consente a qualunque titolo di aprire un contenzioso, che invece vogliamo evitare: noi diciamo di prevedere la possibilità di fare allenamenti distinti con sanzioni per chiunque pensasse di utilizzare la cosa in maniera discriminatoria. Trasferimenti? Vorremmo evitare l'atteggiamento emulativo, fatto solo per fare danno alla società''.