di Luigi del Giudice
Il pubblico non manca al 35.mo appuntamento con il Motor Show per decretarne il possibile, e atteso, successo. La gente è arrivata sin dalle prime ore per ritrovare lo spettacolo avvincente del Motor Show. Si torna, così, alla formula originale della manifestazione: auto, gare e spettacolo. Dopo un anno, il 2009, in tono decisamente minore, con un’edizione che ha puntato tutto soltanto sulle competizioni, quest’anno tornano le automobili tra i padiglioni. Questa volta, però, gli spazi sono minori (meno padiglioni) e mancano all’appello anche alcuni marchi, presenti in massa nel 2008. Tra le grandi, però, resta ancora la Ferrari con la sua458 Challenge. Mancano alcune Case giapponesi e americane, oltre a chi già da qualche auto disdegna la rassegna bolognese. Un atto di forza e di coraggio questa edizione per il solo fatto di svolgersi, mentre altri saloni hanno dato forfait. Le eccezioni restano i motor show di Ginevra, Parigi e Francoforte. Il futuro del Motor Show, al contrario, è legato all’afflusso del pubblico, che in questo modo può decretare il successo di questa edizione.
Gian Primo Quagliano: “Voglia di rivincita e formula vincente”
L’inversione di tendenza e un conseguente aumento delle vendite è previsto per il prossimo anno, anche senza incentivi. Almeno, secondo le previsioni, tracciate dal Centro studi Promotor della GL Events. Il suo presidente, Gian Primo Quagliano, ci dice che secondo queste previsioni le vendite dovrebbero tornare, dentro il 2014, sui 2 milioni e mezzo; cioè, come nel 2007, l’anno record. Del resto, la rassegna bolognese è da sempre una vasta esposizione di quasi tutto il prodotto che invoglia a scegliere per l’acquisto di un’auto.
Chiediamo a Quagliano se alla base di questa coraggiosa edizione, ci sia una voglio di rivincita o se è soltanto perché la formula del Motor Show è vincente?
“L’una e l’altra cosa. C’è la voglia di rivincita e c’è la formula del Motor Show, quella che lo ha reso famoso. E’ una formula che consente alla gente di vedere, toccare e provare le automobili. E, poi, -continua Quagliano- c’è la cornice delle competizioni, con lo sport e lo spettacolo, che fanno sì che per i visitatori non sia solo una visita tra le auto, ma un’esperienza che si può ripetere di anno in anno e che resta nella memoria, soprattutto dei giovani, di vivere il Motor Show come manifestazione. E’ l’unico che si differenzia dagli altri per questa sua particolarità”.Le bellissime in esposizione
Emerge la nuovissima Bubble (foto)
Le auto in mostra sono tante. Tutte contornate dalle bellissime ragazze che, oltre a far bella mostra, diventano, anno dopo anno, esperte e spiegano le caratteristiche delle vetture. Le auto belle ci sono e mostrano che è in atto una gara di tecnologia impressionante. Insomma, se si vuole scegliere un’auto da acquistare, il Motor Show è la vetrina ideale. C’è la divertente quanto pratica Bubble, una piccola e versatile compatta, in anteprime europea. La Bubble, che sembra un giocattolo interessante, ha Caratteristiche uniche nel suo segmento. E’ lunga appena 3,27 metri, eppure ospita, e molto bene, quattro persone. E se manca il portabagagli, c’è una soluzione: abbattere i sedili posteriori, che sono anche sdoppiabili, in modo da avere un più che discreto vano di carico. Il motore è un collaudatissimo Suzuki di 1.000 di cilindrata, potente e sportivo. La trazione è anteriore e il sistema frenante, quattro freni a disco con sistema Abs e Ebd di serie, garantisce molta sicurezza. Bubble rispetta anche l’ambiente, perché viene realizzata con la doppia alimentazione: benzina e Gpl. L’impianto Gpl è molto particolare: deriva da un brevetto esclusivo della Casa ed è montato su tutta la gamma. Disponibile già in questi giorni, molto presto arriverà la Bubble elettrica. Si tratta di una vettura divertente a cominciare dal design, molto originale, anche per la ruota di scorta che è posta dietro il portellone posteriore, quasi a ricordare le vecchie fuoristrada. E’ prodotta in tre versioni, con prezzi compresi tra 9.950 e 11.400 euro, iva inclusa. Per marzo prossimo, è prevista una versione sportiva, elaborata Sparco al prezzo di lancio di 12.300 euro. Le Isuzu, le pick-up regine del diesel
Il piccolo stand della giapponese Isuzu è letteralmente coperto dai quattro modelli, tutte pick-up (cioè, camioncino). Si tratta di vetture interessanti, robuste, e non solo nell’aspetto, e potenti, che combinano l’auto di tutti i giorni con quella per l’attività professionale. Sono veicoli che si adattano alle condizioni stradali più difficili e nascono da un’azienda leader nella costruzione sia delle pick-up, sia dei motori diesel. La Isuzu, infatti, che è sulla scena automobilistica sin dal 1916, negli Anni Ottanta si specializza nei camioncini 4X2 e 4X4: vantano cabinati a due e a quattro porte con interni curati nei dettagli anche più di tante berline, mostrando una certa eleganza con punte di raffinatezza. L’esperienza Suzuki ha prodotto dal 1936 a oggi ben 22 milioni di motori diesel, di potenza compresa tra 1 e 24 litri. Solo nel 2008, ne ha costruiti oltre due milioni. Molti di questi equipaggiano auto europee a seguito di accordi, stipulati con la Toyota.
Ad esempio, la D-Max Re Respect è una combinazione di robustezza e lusso, con uno stile ricercato che deriva dall’equilibrio delle forme. Il design si presenta come perfetto. La tecnologia è all’avanguardia e i propulsori sono decisamente e unicamente diesel. I due nuovi motori 2.5 e 3.0, di avanzata tecnologia common rail, sono anche molto rispettosi dell’ambiente per le scarse emissioni nocive di CO2. La Casa sostiene che si tratta di veicoli molto versatili e disponibili in molti colori, sia per l’esterno, sia per l’interno.
Affrontano qualsiasi situazione disagevole: al mare, in montagna, in collina e ovunque ci siano condizioni difficili del terreno. Nulla da invidiare alle moderne auto, perché a bordo non manca nulla: telecomando, chiusure centralizzate, vetri elettrici, navigatore, telefono e altro ancora.
La Hyundai ix20, auto del Museo del Novecento (guarda il video)
Il nostro viaggio all’interno del Motor Show ci fa fare sosta nello stand della coreana Hyundai, dove campeggiano le tre splendide anteprime: la Genesis Coupé, la i10 e la ix20, la vettura scelta quale “Auto ufficiale del museo del Novecento, di Milano. Questa vettura, che accompagnerà ogni futura iniziativa dell’istituzione, esplicita perfettamente ciò che il cliente medio si aspetta da un’auto. Piccola, ma grande all’interno, originale di linea e ricca di sicurezza. E’ ecologica, soli 114 g/km di emissioni, e anche risparmiatrice: nel suo segmento è una leader nei consumi di carburante, con appena 4,3 litri ogni 100 km. E’ Euro 5, ha la tripla garanzia Hyundai, di 5 anni a chilometraggio illimitato, assistenza stradale e controlli gratuiti. Insomma, ha tutte le carte in regola per vantarsi di essere nella memoria del museo milanese.
Il percorso all’interno del Motor Show prosegue e ne scriveremo nei prossimi giorni. A cominciare dalle auto elettriche.