Aumento record del 4% in Italia dei prodotti rubati dagli scaffali durante le festività natalizie quando si raggiunge il massimo dei furti dell'anno, per un valore totale stimato nel 2010 di quasi 660 milioni di euro. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sul rapporto "I furti del Natale 2010" elaborato dal Centre for Retail Research dal quale emerge che in Italia la crescita dei furti nelle festività di fine anno è nettamente superiore a quella degli acquisti.
Ad essere responsabili dei furti sono per il 62% i clienti, per il 30% i dipendenti e per l'8% i fornitori, sulla base dei dati relativi all'insieme della catene europee. Ad essere tentati soprattutto i giovani fino a 40 anni con una punta media intorno ai 26 anni. Dopo i quaranta la percentuale scende rapidamente. Ad essere "rubati" sono soprattutto vini, spumanti e altri alcolici, segue lo scatolame di pregio: caviale, tartufo e diversi tipi di paté. Quindi abbigliamento femminile tra gli altri, abbigliamento femminile, confezioni regalo, profumi, prodotti di bellezza e per il bagno, dvd e oggetti di elettronica, ma anche - precisa la Coldiretti - prodotti alimentari salumi, formaggi, salmone e alimenti esotici.