I Paesi Ue "portino avanti piani di risanamento pluriennali credibili e attuino integralmente le misure di riequilibrio previste". Così il bollettino mensile della Banca centrale europea.
"Per il 2011" i Paesi europei "devono presentare interventi incentrati sul lato della spesa", prosegue la Bce. Per l'Italia, con rapporto deficit/Pil stabile ma al top, sopra al 100%, si evidenzia come gli incrementi dei rendimenti tra agosto e dicembre siano stati "inferiori" rispetto all'Irlanda, al Portogallo e alla Spagna.
"E' probabile che il debito pubblico in rapporto al Pil aumenti in tutti i paesi dell'area euro nel 2011 e in quasi tutti nel 2012, ad eccezione di Germania e Italia". Lo rileva la Bce citando le previsioni della Commissione Ue.
"Sempre nel 2012 - spiega la Bce nel bollettino mensile - il rapporto medio tra debito e Pil dell'area euro è atteso all'87,8% del Pil, e quattro paesi dell'area (Belgio,Irlanda, Grecia e Italia), scrive tuttavia la Bce, registrerebbero rapporti debito/Pil superiori al 100%".
La disoccupazione in Italia tra il 2007 e il 2010 sale di "due punti percentuali", mentre in Germania nello stesso periodo è diminuita.