Prodotto interno lordo


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Istat rivede stime al rialzo: +1,1% annuo

Crescita dello 0,3% nel terzo trimestre pil_296

L'Istat rivede al rialzo le stime sul Pil nel terzo trimestre del 2010 che, secondo i dati definitivi comunicati oggi, è salito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente (dal +0,2% della stima preliminare) e dell'1,1% (da +1%) rispetto al terzo trimestre del 2009. Secondo l'Istat la crescita acquisita per il 2010 e' ora pari al +1 per cento.

In termini congiunturali le importazioni di beni e servizi sono cresciute dello 4,7%. Dal lato della domanda, le esportazioni sono aumentate del 2,8% e gli investimenti fissi lordi dello 0,9%; i consumi finali nazionali sono saliti dello 0,2%.

Nell'ambito dei consumi finali la spesa delle famiglie residenti è aumentata dello 0,3%, quella dell'Amministrazione Pubblica e delle Istituzioni sociali private è aumentata dello 0,2%.

L'aumento degli investimenti, prosegue l'Istat, è stato determinato da una crescita del 2,2% degli investimenti in macchine, attrezzature e altri prodotti e del 0,6% degli investimenti in costruzioni mentre gli acquisti di mezzi di trasporto sono diminuiti del 2,5%.

In termini tendenziali le esportazioni sono aumentate dell'8,7%, le importazioni dell'11,3%. La spesa delle famiglie residenti è salita dello 0,5%, quella della PA e delle Istituzioni sociali private è diminuita dello 0,5%. La spesa delle famiglie sul territorio nazionale ha registrato nel terzo trimestre una variazione tendenziale dello 0,5%. Gli investimenti fissi lordi sono aumentati del 5% mentre gli investimenti in costruzioni sono scesi dello 0,7%.

Rispetto al secondo trimestre il deflatore di Pil è aumentato dello 0,7% mentre in termini tendenziali il deflatore di Pil è salito dell'1,4%. Nel terzo trimestre l'Istat ha rilevato andamenti congiunturali positivi nel valore aggiunto dell'industria in senso stretto (+0,8%), per le costruzioni (+0,4%), per il settore del credito, assicurazioni, attività immobiliari e servizi professionali (+0,3%). Contrazioni del valore aggiunto si registrano invece nell'agricoltura (-1,2%) e per gli altri servizi (-0,2%). In termini tendenziali il valore aggiunto dell'industria in senso stretto è salito del 4,3%, quello dei servizi dello 0,7%. In flessione il valore aggiunto dell'agricoltura (-0,8%) e delle costruzioni (-0,7%).