di Federica Marino
I periodi di vacanza sono tra i più propizi per muoversi e allargare i propri orizzonti, anche culturali. Con mercatini, sagre e “pellegrinaggi” enogastronomici, il turismo di lungo o breve periodo ha finito per riscoprire la vacanza intelligente, messa in ridicolo da Alberto Sordi nel lontano 1978. Quel film fotografava un’Italia divisa tra genitori devoti alla villeggiatura “mare-e-monti” e figli intellettuali dagli svaghi alternativi, ma con il tempo le generazioni hanno fatto pace e in modo trasversale la cultura è entrata a pieno titolo tra i buoni motivi per viaggiare, partire o semplicemente uscire per una passeggiata in città.
Il 2010 è stato un anno espositivamente intenso: Caravaggio, gli Impressionisti e Van Gogh soltanto a Roma, dove hanno inoltre inaugurato i due nuovi musei MAXXI e Macro, e moltissime le proposte lungo tutta la Penisola. Stessa abbondanza nel periodo natalizio, a chiudere l’anno e cominciare “in bellezza” quello nuovo. Sconfinamenti di altissimo livello sono quelli al MART di Rovereto e a Legnano: in Trentino si potranno ammirare le sculture realizzate tra il 1911 e il 1913 da Amedeo Modigliani, che si definiva “più scultore che pittore”, anche se le sue tele sono molto più numerose delle opere scolpite. In Lombardia saranno esposti i dipinti del grande scultore francese Auguste Rodin, in un percorso cronologico approfondito e attento al periodo della formazione, alla ricerca delle “origini del genio” che sono il sottotitolo della mostra.
Vivide nature morte, ritratti come fotografie da un’epoca antica e giochi di luce dai riflessi quasi fiamminghi sono nei dipinti di Jean-Baptiste-Siméon Chardin, a Ferrara. Lontano nel tempo - muore al Louvre nel 1779, ed è tra gli ultimi pittori di corte dell’Ancien Régime – Chardin si specializza in scene di caccia e ritratti di piccole dimensioni, dove il tempo si ferma e fa emergere i dettagli con minuziosa precisione. L’attimo sta, l’osservatore trattiene il fiato e resta muto davanti al “mago del colore”, come il contemporaneo Diderot chiamò Chardin. Cento anni più tardi, van Gogh lo colloca vicino a Rembrandt e il sottile realismo dell’accademico Chardin finisce per influenzare gli innovatori, da Cézanne a Matisse, da Braque a Morandi.
A Scandicci, presso Firenze, una mostra dedicata ai Ghirlandaio, dal capostipite Domenico a tutto il suo clan artistico, che dalla seconda metà del Quattrocento dominò per un secolo il Rinascimento fiorentino, portandolo in Italia e in Europa. Sempre in Toscana, questa volta a Pisa, ci sono i colori di Joan Mirò, in una mostra che celebra i Miti del Mediterraneo: forme e colori squillanti vivificano le figure immaginate dalle civiltà affacciate sul bacino del grande mare, diventando simbolo della Catalogna alla riscoperta della sua identità, in chiavi antifranchista.
Un altro Mediterraneo è quello raccontato a Genova. La costa del Mediterraneo diventa il punto d’incontro di più generazioni di pittori francesi che, superata la dicotomia Nord romantico/Sud classico si nutrono della luce e dei colori meridionali sulla riviera francese, con incursioni in Provenza e in Liguria.
Prosegue a Roma, al Chiostro del Bramante, la mostra dedicata ai Grandi Veneti: tra loro ovviamente Tiziano che si è anche conquistato un posto tutto per sé al milanese Palazzo Reale: direttamente dal Louvre per un prestito eccezionale, c’è la Donna allo specchio, dipinta da Vecellio tra il 1513 e il 1515. Un’unica opera sotto la lente di ingrandimento, tra l’inquadramento storico del ritratto e l’analisi tecnico-scientifica. Infine la storia nelle mostre dedicate ai 150 anni dell’Unità d’Italia: una per tutte, quella a Roma dedicata ai pittori risorgimentali, che spesso combatterono le battaglie raffigurate nei loro quadri. E’ il caso di Gerolamo Induno, che attore prima e “narratore” poi della Battaglia della Cernaia durante la guerra di Crimea. Cinegiornali ante litteram, le tele documentarono il percorso verso l’indipendenza, contribuendo con realismo dai toni epici a costruire il sentimento popolare italiano. Forse non è un caso che quando scatta il disincanto, il realismo ceda il passo a toni cupi e meno definiti, come nello “Staffato” di Giovanni Fattori, tragico sguardo sulle conseguenze della guerra, un cavallo in folle corsa e senza più cavaliere.
Modigliani scultore
Rovereto, Mart
Dal 18 dicembre 2010 al 27 marzo 2011
(Tutti i giorni, Natale compreso)
Rodin. Le origini del genio (1864-1884)
Legnano, Palazzo Leone da Perego
Dal 20 novembre 2010 al 20 marzo 2011
Chardin. Il pittore del silenzio
Ferrara, Palazzo Diamanti
Fino al 30 gennaio
Ghirlandaio. Una famiglia di pittori del Rinascimento tra Firenze e Scandicci
Scandicci (Firenze), Castello dell’Acciaiolo
Dal 21 novembre 2010 al 1 maggio 2011
Joan Mirò. I miti del Mediterraneo
Pisa, Palazzo Blu
Dal 9 ottobre 2010 al 23 gennaio 2011
Mediterraneo - Da Courbet a Monet a Matisse
Genova, Palazzo Ducale
Dal 27 novembre 2010 al 1 maggio 2011
I Grandi Veneti - Da Pisanello a Tiziano da Tintoretto a Tiepolo
Roma, Chiostro del Bramante
Fino al 30 gennaio 2011
Tiziano a Milano. Donna allo specchio/Femme au miroir
Milano, Palazzo Reale
Dal 3 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011
1861 - I pittori del Risorgimento
Roma, Scuderie del Quirinale
Dal 6 ottobre 2010 al 16 gennaio 2011