>>> LE FOTO DEL CALENDARIO
Continua la collaborazione tra la Polizia di Stato e l'Unicef nell'impegno comune ad aiutare i più deboli del mondo attraverso i proventi delle vendite dei calendari della polizia, con i quali per il 2011 si finanzierà un progetto dell’Unicef in Bangladesh destinato a favorire l’accesso dei bambini di strada ai servizi sociali di base, quali assistenza medica, psico-sociale e scolastica.
Con le prenotazioni già fatte presso gli uffici Urp delle Questure d’Italia sarà possibile accogliere 6 mila bambini di strada nelle scuole e nei centri di formazione professionale, utili al loro reinserimento sociale.
Quest'anno è il calendario della polizia 2011 a superare il già visto, per il valore aggiunto dei dodici click dell'anno ritratti dagli obiettivi degli allievi dell'Istituto di Stato per la cinematografia e la televisione Roberto Rossellini di Roma. Sono stati loro, 38 studenti della sezione fotografi, professionisti di domani, a raccontare la polizia coi loro occhi giovani, diretti e sinceri.
Per ogni mese 3 foto e una storia a scandire le emozioni forti degli adolescenti insieme a quelle più ponderate del lavoro in divisa. Un tentativo di stupro e la violenza alle donne, il tifo scellerato, un incidente stradale mortale e i pericoli della droga sono le case history raffigurate nel calendario che scandiscono il tempo della fragilità dei giovani, ritratti nelle foto insieme ai gesti e alle movenze in uso al pronto intervento dei poliziotti.
E ancora poliziotti nei ruoli di padri e nonni, ma soprattutto di amici. Il poliziotto che interviene con forza per fermare una violenza e anche quello che s'incontra al bar, la poliziotta che ama la musica ascoltata dall' iPod di una ragazza, e anche quella che interviene su un incidente stradale, che ha un compito che i ragazzi vedono come davvero arduo: dirlo ai genitori.
E' proprio questo linguaggio d'insieme la trama di fondo del calendario di quest'anno confezionato dai ragazzi che offrono una lettura nuova e attenta della società d'oggi, con un contributo di sicurezza partecipata, così come da sempre auspicato e promosso dal capo della Polizia Antonio Manganelli.