Tra iniziative solidali e sovraffollamento


Stampa

Regali 'Made in carcere'

Arriva il Natale anche nei 200 penitenziari italiani panettone_296

Cartoline natalizie dai detenuti di Enna. Panettoni classici e alla birra, ma soprattutto 'solidali', dalle mani dei detenuti-pasticceri di Padova, che sfornano ormai da anni i famosi dolci di Giotto. Il Natale arriva anche negli oltre 200 penitenziari italiani, tra proteste e malcontento per i problemi sempre crescenti del sovraffollamento, e partecipazione alla vita della comunità locale attraverso il lavoro dietro le sbarre. Tante iniziative, di beneficenza o semplicemente per permettere ai reclusi di passare qualche ora con le proprie famiglie, ma soprattutto, idee regalo 'Made in carcere'.

Iniziative che conquistano sempre di più i cittadini, tanto che anche il ministro della Giustizia Angelino Alfano, ha annunciato di voler acquistare tutti i suoi regali di Natale dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che organizza il lavoro dei detenuti. Prodotti giudicati "eccellenti" dal Guardasigilli, che recentemente ha elogiato le "realizzazioni di artigianato in pelle, articoli di abbigliamento, tra i quali anche dei cappelli che vengono venduti nei negozi Borsalino, ma anche dolci squisiti, come quelli cucinati dalla pasticceria Giotto di Padova, o creme di bellezza fatte dalle detenute di Venezia''.

Così, tra la mancanza degli affetti più cari e il disagio crescente dovuto al sovraffollamento, i detenuti partecipano al Natale. A Enna, i detenuti dei corsi professionali organizzati dall'Associazione nazionale famiglie emigrati (Anfe) regionale, in vista delle prossime festività natalizie hanno realizzato una cartolina che verrà distribuita a tutti i detenuti per mandare un messaggio ai familiari. Ma l'idea è quella di distribuirla anche in città a chi ne facesse richiesta, come biglietto di auguri per enti, associazioni e privati cittadini.

La cartolina, che ritrae un gruppo di detenuti insieme al cappellano del carcere, don Giacomo Zangara, è stata realizzata, sotto la guida del filmografo Paolo Andolina, con la tecnica del photoshop su un disegno donato dal fumettista Corrado Cristaldi. I detenuti hanno progettato il lavoro curandone tutti gli aspetti, dall'allestimento scenografico alla realizzazione della foto, dalla stesura dei testi alla stampa.

Le detenute veneziane che lavorano nel laboratorio di cosmetica naturale del carcere della Giudecca invece, propongono un'idea regalo destinata soprattutto alla platea femminile. A Natale dal carcere usciranno le classiche creme di bellezza delle linee 'Santa Maria degli Angeli' e 'Rio Tera' dei pensieri', che hanno già spopolato, ma soprattutto una nuova crema antirughe, e aromi da usare nell'idromassaggio. Alcune piante aromatiche, come la menta, vengono coltivate negli stessi orti del carcere, mentre altre essenze vengono ordinate dai Paesi d'origine: è il caso del coriandolo per i profumi d'ambiente che viene dalla Russia, della mirra, dall'Iran, e dell'incenso, dall'India. Tra i prodotti realizzati ci sono anche candele profumate, e un recentissimo profumo d'ambiente, 'Aria di B'.

A Padova invece, non è Natale se non si sfornano i famosi panettoni del Due Palazzi. Il catalogo dei dolci dei detenuti-pasticceri è uscito in largo anticipo: qui compare un lungo elenco di prodotti ormai noti, ma anche di alcune novità. Prima tra tutte, il panettone alla birra, o nella variante cioccolato e fichi. Se poi si aggiunge che l'acquisto di questi dolci è abbinato a progetti di solidarietà, gli ingredienti per rendere speciale il Natale ci sono tutti. Non mancherà neppure la Noce del Santo, il dolce con cui la pasticceria del carcere ha ottenuto a giugno di quest'anno il premio Dino Villani dall'Accademia italiana della cucina.

I prodotti italiani 'Made in carcere' saranno esposti anche all'ombra della Tour Eiffel. Grazie all'iniziativa proposta da Ethicando - Gusto e Stile 100% Made in Social, prima piattaforma commerciale di design, fashion e prodotti enogastronomici di alti standard di qualità realizzati interamente da cooperative sociali italiane, che esporrà nel ristorante parigino la Madonnina e nelle stanze della boutique La Ruche, tra gli altri, i prodotti enogastronomici di Libera Terra (associazione contro la mafia), i corpetti dell'Antica Sartoria ROM (cooperativa di donne Rom), e le T-Shirt di MadeInJail, cooperativa di detenuti del carcere di Rebibbia.

Si va dai prodotti dei detenuti, alle iniziative, molto spesso legate a progetti benefici, come quella del carcere milanese di Opera, dove andrà in scena un musical il cui ricavato andrà a sostenere l'attività' della Fondazione Rava ad Haiti. Lo spettacolo, dal titolo ''La luna sulla capitale'' è diretto da Isa Beau, e vedrà la partecipazione come attori dei detenuti del carcere. Il ricavato verrà destinato alla costruzione di una casa di accoglienza per bambini rimasti orfani dopo il terremoto dell'anno scorso. I cancelli di Opera saranno aperti alle 19 del 15 dicembre e il costo del biglietto sarà di 20 euro.

Risate, divertimento e note invece, nelle carceri napoletane per queste festività. E' la ricetta proposta dalla Music Live di Clemente Menzione: l'associazione di Torre del Greco (Napoli) ha deciso di proporre una serie di spettacoli all'interno degli istituti penitenziari in vista del Natale e di fine anno. Obiettivo, quello di concedere qualche ora di spensieratezza ai reclusi.

Da Nord a Sud, insomma, non mancano le iniziative per trascorrere il Natale dietro le sbarre, anche se la lontananza da casa e le precarie condizioni di vivibilità sono due ingredienti che nel corso delle feste può amplificare il forte disagio vissuto da molti detenuti. Il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe, non nasconde la preoccupazione sullo stato dei penitenziari: ''176 carceri su 206 - fa notare il segretario generale Donato Capece - hanno superato la capienza regolamentare e ben 116 anche quella tollerabile. E la polizia penitenziaria subisce i comportamenti isterici della politica''.

Troppi detenuti, secondo Capece, sono costretti a vivere in spazi ridottissimi, "dove crescono le tensioni anche in relazione all'approssimarsi delle Feste natalizie. Tensioni continue nelle carceri. Vi sono, insomma, tutte le condizioni per sostenere che nelle carceri italiane a pochi giorni dal Natale non vi sarà proprio nulla da festeggiare''. Il segretario del Sappe ricorda che il totale delle persone detenute è di 69.225, oltre 22.500 in più, tra uomini e donne di quelle previste dai posti disponibili. ''Tutto ciò - continua Capece - viene ormai comunemente riassunto con la parola sovraffollamento ed è un termine talmente inflazionato che questi numeri non fanno più notizia".