Oltre 500 mostre futuriste tra il 1910 e il 1944 sono documentate nel primo dei sei volumi previsti dei Nuovi Archivi del Futurismo, dedicato ai “Cataloghi di Esposizioni”. Il volume, di grande formato e circa 864 pagine, con 5000 illustrazioni e testi in italiano-inglese, è stato presentato a Roma nella sede della Quadriennale di Roma, l’istituzione che ne ha promosso la pubblicazione presso la De Luca Editori d’Arte per la cura di Enrico Crispolti.
I Nuovi Archivi del Futurismo rinnovano un’antica tradizione editoriale della Quadriennale, risalente alla fine degli anni Cinquanta. Nel 1958, infatti, l’Istituzione promosse, sempre presso De Luca, l’edizione degli Archivi del Futurismo, curati da Maria Drudi Gambillo e da Teresa Fiori, due volumi da tempo introvabili anche nella ristampa De Luca-Mondadori, apparsa nel 1986, e ancora oggi tra i “reference-book” delle biblioteche italiane e all’estero (da quella di Tokyo a quella del MoMA di New York).
Nel centenario del manifesto fondativo del movimento, la Quadriennale ha ritenuto che l’unico vero omaggio che potesse rendere al Futurismo fosse la ripresa di questo genere di pubblicazione documentaria, con un ampliamento della prima ricognizione effettuata mezzo secolo fa sulla produzione futurista, allora solo parzialmente conosciuta. Il piano dell’opera dei Nuovi Archivi del Futurismo prevede sei volumi tra il 2010 e il 2012.
Il volume d’esordio, Cataloghi di esposizioni, è la più completa raccolta che sia mai stata tentata fino ad oggi sull’attività espositiva del movimento fondato da Filippo Tommaso Marinetti. E’ il risultato di un censimento capillare condotto negli ultimi due anni da una équipe di ricercatori guidati da Enrico Crispolti, che ha coinvolto un centinaio di istituti culturali e collezioni private in Italia e all’estero.
Il volume documenta non solo le mostre collettive più note (quelle programmaticamente rappresentative del movimento) e le esposizioni personali dei protagonisti, ma anche le partecipazioni futuriste di gruppo in rassegne internazionali, nazionali o locali e le esposizioni personali di artisti comprimari.
Di ogni mostra è riprodotto, in sequenza cronologica, il relativo catalogo, con una modalità di reprint che restituisce puntualmente l’identità visiva del documento originale, anche se non, naturalmente, nelle sue reali dimensioni. Chiude il volume un imponente indice analitico dei nomi, dei luoghi e dei concetti, che permette di rintracciare le partecipazioni di ciascun artista alle esposizioni documentate, di precisarne i luoghi e di indicare i concetti espressi nei cataloghi riprodotti.
Cataloghi di esposizioni è una strenna editoriale che non può mancare nelle biblioteche degli studiosi e degli appassionati d’arte. Il volume permette di ricostruire l’attività espositiva del movimento futurista nella fragranza e problematicità del suo farsi, contribuisce a documentare, momento per momento, la ricerca in atto dell’avanguardia, ne rende esplicita la strategia di manifestazione, offre indizi sulla sua capacità di auto-organizzazione e del suo grado di diffusione territoriale.
Sono soprattutto le partecipazione di gruppo a fornire indicazioni significative sui tempi che il Futurismo ha impiegato per ottenere un riconoscimento pubblico ufficiale nella società italiana negli anni Dieci e poi fra le due guerre. Sono tempi di affermazione molto lenti negli anni Dieci, dovuti alla contrapposizione fra la dimensione avveniristica e di rinnovamento proposta dal gruppo e quella “passatista” borghese della società italiana.
Occorre attendere gli anni Venti e ancor più gli anni Trenta per assistere a un’accettazione di fatto della presenza futurista, sia a livello ufficiale centrale (come testimoniano gli inviti alle Biennali, Triennali, Quadriennali, oltre che alle rassegne d’arte italiana proposte fuori d’Italia), sia a livello locale, come provano le presenze assai diramate dei futuristi in particolare nelle esposizioni Sindacali, nei loro diversi ambiti territoriali.
Cataloghi di esposizioni, a cura di Enrico Crispolti, in Nuovi Archivi del Futurismo, De Luca Editori d’Arte, 2010, 864 pagine, 180 euro
In preparazione – Sono in preparazione gli altri cinque volumi: “Manifesti programmatici” a cura di Matteo D’Ambrosio; “La ricostruzione futurista dell’universo. Pittura, scultura, disegno”a cura di Enrico Crispolti e Antonello Negri; “La ricostruzione futurista dell’universo. Architettura, design, moda, spettacolo, fotografia” a cura di Enrico Crispolti, Ezio Godoli, Antonello Negri; “Letteratura, musica, periodici” a cura di Matteo D’Ambrosio e Daniele Lombardi; “Regesto, Bibliografia, Fondi archivistici, Indice analitico generale”a cura di Enrico Crispolti, Matteo D’Ambrosio, Ezio Godoli, Antonello Negri