Missione nello spazio


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'Le stelle non sono così lontane'

Paolo Nespoli di nuovo in orbita. La madre: 'L’Esa mi ha dato un satellitare e forse domenica dovrei sentirlo al telefono'

>> Paolo Nespoli, la biografia

di Emanuela Gialli

E’ partita ieri sera, dopo le 20, dal cosmodromo di Baikonur, nel Kazakhstan, la navicella russa Soyuz Tma-20 diretta alla Stazione spaziale internazionale, con a bordo l'italiano Paolo Nespoli, il russo Dmitrij Kondratjev, e l'americana Catherine Coleman. L’ingegnere spaziale ed astronauta dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea) resterà 6 mesi in orbita, 154 giorni per l’esattezza, e sarà il primo italiano a compiere una missione così lunga nello spazio.

Il prossimo aprile verrà raggiunto da un altro italiano, Roberto Vittori, che sarà imbarcato sulla navetta statunitense «Endeavour», per l’ultimo volo dello Shuttle. Secondo i programmi, resteranno insieme per 12 giorni. Vittori avrà il compito importante di accompagnare e sistemare nella Stazione spaziale lo Spettrometro magnetico Alfa, un complesso strumento destinato a cercare tracce di antimateria e di «materia oscura» nel cosmo.

Anche Nespoli ha volato per lo Shuttle della Nasa nel 2007, dal 23 ottobre al 7 novembre, per la missione “Esperia”, di Esa e Asi (Agenzia Spaziale italiana), che ha presentato da subito una serie di problemi tecnici , risolti in parte proprio con il supporto dell’astronauta italiano. Per questa missione russa, chiamata Magisstra, tra gli altri incarichi Nespoli nella Soyuz ricoprirà quello di “medico di bordo” e “fotografo”, per i circa 40 esperimenti scientifici da portare a termine. Nespoli: “Ce ne sono alcuni che simulano il magma all’interno della Terra, in assenza di gravità è possibile vedere come il magma si forma e si muove, cosa che è impossibile fare sulla Terra”. Poi si studierà più da vicino il cervello “per vedere come si adatta all’assenza di gravità, come percepisce la ‘verticale’ , quando non c’è più il ‘basso, alto, la destra e la sinistra”. E ancora un altro esperimento, che richiede però la collaborazione di “piccoli studenti”. “Faremo crescere in orbita delle pianticelle e a terra, contemporaneamente, ci saranno migliaia di scolaresche che faranno crescere la stessa cosa. E’ vero la pianta è abbastanza semplice, ma in un contesto scientifico, luce-temperatura-pressione, insomma una serie di osservazioni, l’evento da semplice diventa scientifico, per abituare i bambini a ragionare in termini scientifici”. Ma non basta. “Io farò le mie fotografie dallo spazio e le metterò sul sito web e si farà un paragone per capire qual è la differenza tra Spazio e Terra”.

Personalmente, ho conosciuto Nespoli nel 2004, per un’intervista in diretta su RadioRai. Figlio di una casalinga e di un impiegato di banca, ha un fratello, Raul, 52 anni, e due sorelle quarantenni, Antonella e Lia. Nespoli è un paracadutista della Folgore, un militare attento alla disciplina. Quella disciplina e quel rigore con cui fin da piccolo sta inseguendo il suo sogno di “toccare lo spazio”. Un sogno che, durante la spedizione in Libano, guidata dal generale Angioni, rivelò ad Oriana Fallaci. Fu lei a dargli fiducia, a spronarlo, mi raccontò in quell’incontro con gli ascoltatori durante il quale spiegò lo Spazio, che fino a quel momento aveva conosciuto e studiato stando sulla Terra, grazie alla puntuale preparazione, cui da anni si stava sottoponendo per poi arrivare a “volare negli spazi siderali”. E scelse anche un brano musicale da mandare in onda, a commento: “Guardastelle” di Bungaro.

“Non sono affatto preoccupata. Anzi sono tranquilla e orgogliosa, perché Paolo ha messo tanta volontà per raggiungere questo obiettivo. E ci è arrivato dopo una lunga, lunghissima preparazione. E senza ‘appoggi’, solo con la sua volontà”, ci ha detto la mamma Maria, una garbatissima signora di 78 anni (li compie il 22 dicembre), che ho raggiunto al telefono, nella sua casa di Verano Brianza, un paese di 9 mila anime, dove Nespoli è nato il 6 aprile del 1957. “L’Esa mi ha dato un satellitare e forse domenica dovrei sentirlo al telefono”, mi ha detto mamma Maria. Chissà che non sia possibile anche per Televideo conversare con Nespoli dalla Stazione Spaziale Internazionale, a 500 km di altezza. Lo sapremo nei prossimi giorni.