Un mercatino aperto tutto l'anno


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A Napoli è sempre Natale

Nel capoluogo partenopeo c'è un'intera zona dedicata al Natale. Aperta tutto l'anno, annovera tra le sue strade la famosa via dei presepi. Intanto, per contrastare la crisi economica, il presepe sta 'sulla notizia'. L'intervista a Luciano Capuano, artigiano b

Quando si parla di mercatini natalizi viene spontaneo pensare a Napoli con il suo mercato dalla caratteristica unica: è aperto tutto l’anno. Non è formato da banchi ma è una vera e propria zona della città dedicata al Natale, in particolare al soggetto della Natività. Nella famosa via dei presepi “San Gregorio Armeno” si possono ancora trovare i veri artigiani, ma è più appropriato il termine di “artisti”, che nelle loro botteghe creano veri capolavori. Una delle famiglie che si tramanda “il mestiere” di creatore di presepi è la famiglia Capuano, dedita a questa arte da quattro generazioni. La loro bottega si trova in un palazzo del Cinquecento, dentro una grotta. Ora è in mano ai Capuano più giovani, Vincenzo e Luciano, 40 e 38 anni, specialisti del paesaggio della Napoli settecentesca ma autori anche di magnifiche statuette.

Luciano, occhi e capelli neri, sta realizzando un presepe monumentale.

Hai un aneddoto da raccontare a Televideo?
Luciano sorride e con orgoglio ci dice: “non è un racconto è una realtà. Il presepe in scena nella commedia di Eduardo De Filippo ‘Natale a casa Cupiello’ fu realizzato da mio padre su commissione dello stesso Eduardo. Montata l’opera in teatro Eduardo disse a mio padre ‘quanto ti devo dare?’ e lui rispose ‘Niente maestro’. L’artista gli regalò allora dei biglietti in prima fila per assistere alla commedia”.

Re Carlo Terzo di Borbone era un amante di presepi, ma so che anche oggi un Borbone, re Juan Carlos di Spagna, continua la tradizione di collezionare la Natività napoletana.
“Sì, il re ci ha commissionato un presepe che ora si trova dal 2005 nel Palazzo Reale di Madrid”.

Altri vostri presepi si trovano in posti famosi?
“Abbiamo realizzato la Natività per il Santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo e un presepe di circa 15 metri quadrati nel Puppenhausmuseum di Basilea (museo delle bambole)”.

Le statuine hanno vestiti bellissimi di stoffa e volti delicati. Chi li crea?
“Vengono realizzate dalle nostre mogli. I volti sono in terracotta, gli occhi di vetro e i vestiti sono fatti a mano. Non sono semplici come quelle delle bambole, ma complessi, costruiti e cuciti sulle statuine stesse”.

Interessanti anche le scene di vita a Napoli: dalle botteghe di carni a quelle di formaggi. In alcuni si possono vedere persino i carrettini dei rigattieri.

San Gregorio e Berlusconi
La crisi economica si fa sentire anche a San Gregorio Armeno e per attirare l’ attenzione si attualizzano i presepi (non quelli d’arte, ci tengono a precisate i maestri presepiali) con personaggi di attualità. Nelle botteghe non mancano esposte statuette di Berlusconi e Fini, di Saviano e Fazio, e il giorno dopo la sua morte è comparsa la statuina di Raimondo Vianello. Anche l’ emergenza rifiuti trova spazio nella Natività partenopea e troviamo così i Re Magi impegnati nella raccolta differenziata.

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