di Nicola Iannello
Napoli e Lazio approfittano dello scivolone del Milan, caduto nell’anticipo del ‘Meazza’ a opera della Roma, e si issano a -3 dai rossoneri. Non così la Juventus, fermata sul pari dal Chievo a Verona. I partenopei battono il Lecce in quella che ormai si chiama “zona Mazzarri”, ovvero nei minuti di recupero. I biancocelesti superano l’Udinese nel più avvincente match di giornata, giocato all’ora di pranzo. Dopo diciassette giornate, la classifica dice Milan 36, Lazio e Napoli 33, Juventus 31, Roma 29.
Il Napoli centra la quarta vittoria consecutiva in casa, il Lecce, un solo punto in trasferta, conferma la sua fragilità lontano dal ‘Via del Mare’. Nella consueta difesa a tre (Cannavaro fuori per squalifica) c’è il recuperato Cribari, in avanti Mazzarri, privo di Lavezzi, si affida a Zúñiga, Hamšik e Cavani. De Canio risponde con Piatti e Ofere in attacco. I padroni di casa giocano bene, ma gli ospiti si difendono con ordine. In apertura di ripresa Rosati salva su Hamšik e il subentrato Sosa. Sul fronte del Lecce, Piatti si divora il vantaggio, senza servire Ofere in posizione migliore. Poi il Napoli salva un gol fatto, con una scivolata sulla linea di porta di Grava dopo che Corvia aveva saltato anche De Sanctis (il replay non suffraga le proteste del Lecce). Tirato un sospiro di sollievo, il San Paolo esplode al 93’, verrebbe da dire come di consueto: Cavani si libera ai 20 metri e scarica un destro terrificante all’incrocio dei pali, senza lasciare scampo a Rosati. Per l’attaccante uruguaiano è il decimo centro che gli vale la vetta della classifica marcatori in condominio con Di Natale, all’asciutto nella partita all’ora di pranzo che la sua Udinese ha perso 3-2 con la Lazio all’Olimpico. Hernanes in gol al primo affondo, con un sinistro perfido dal limite su iniziativa di Rocchi (2’). Il ‘profeta’ centra poi la traversa con un tiro mirabile da fuori area. I friulani si divorano le occasioni per pareggiare con Isla e Armero, la Lazio fallisce il raddoppio con Lichtsteiner. A inizio ripresa, l’Udinese pareggia con Sanchez di testa (non un gigante) su cross di esterno di Di Natale (49’). La Lazio si scuote subito e torna in vantaggio con una girata di Biava su azione d’angolo (sponda di Dias, l’altro centrale: 51’). Nell’altalena di emozioni, Guidolin manda in campo Denis, che dopo un minuto trova il gol con una girata di testa su traversone di Isla, complice uno scivolone di Muslera (59’). L’Udinese commette forse l’errore di accontentarsi del pari, cosa che i biancocelesti non fanno. Kozak, entrato al posto di Zarate nel dissenso dell’Olimpico, decide il match. Su angolo da sinistra, il ceco salta con Zapata e il difensore mette di nuca nella propria porta (88’).
La Juventus non centra la terza vittoria consecutiva e guadagna un solo punto sul Milan. Pioli schiera Pellissier e Moscardelli in attacco. Delneri si affida ad Aquilani e Giandonato in mezzo al campo e a Iaquinta e Qualgiarella di punta (Del Piero indisponibile per un infortunio alla vigilia). Trema la Juventus. Al quarto d’ora, calcio di rigore per il Chievo: Chiellini atterra Moscardelli smarcato da Constant sul filo del fuorigioco. Sul dischetto Marcolini, che si fa respingere il tiro da Storari (16’). La Juve si sveglia. Tiro di Sorensen, deviato da Sorrentino sul palo. Vantaggio bianconero su azione d’angolo, con Quagliarella che chiude con una spettacolare rovesciata all’incrocio dei pali un assist in pallonetto di Iaquinta (31’): nono gol per l’attaccante della Juve. Nella ripresa Bergonzi espelle Giandonato per atterramento di Constant lanciato a rete (il direttore di gara aveva mostrato il rosso a Bonucci per errore, corretto dall’assistente). Il Chievo spinge, ma è la Juve con Iaquinta ad avere una palla gol nitida: rimedia Sorrentino, che poi lascia il posto a Squizzi causa problema muscolare. Poi è Krasic a portare il panico nella retroguardia clivense con una discesa di 60 metri, conclusa con tiro che scheggia l’incrocio dei pali. Moscardelli fallisce il pari concludendo male di sinistro un invito di Guana. Il pareggio porta la firma di Pellissier nei minuti di recupero: l’attaccante gialloblù infila Storari con un destro sul secondo palo, dopo spizzata di testa di Granoche (93’).
Il Palermo si fa fermare al ‘San Nicola’ da un Bari tutto cuore e nervi: finisce 1-1. Nei padroni di casa Padelli tra i pali al posto di Gillet, con Pulzetti influenzato Ventura schiera Barreto e Kutuzov in avanti. Risponde Rossi con Miccoli e Pastore, supportati da Iličič. Dopo le proteste baresi per un presunto mani dello sloveno in area rosanero, ‘galletti’ in dieci per l’espulsione di Marco Rossi per doppia ammonizione al 32’. Palermo in gol nel recupero del primo tempo. Iličič calcia forte di sinistro da fuori, Belmonte sporca il tiro e inganna il proprio portiere (47’): per lo sloveno è il sesto gol in campionato. Alla ripresa, Maccarone al posto di Miccoli nel Palermo: il capitano si è infortunato calciando nel finale di frazione. Pari dei padroni di casa dagli undici metri: rigore per il Bari per manata di Goian al volto di Rivas: Andrea Masiello non fallisce la trasformazione (54’). Per Pastore ancora una sostituzione. Palermo a quota 29, Bari ultimo a 11.
L’altra siciliana, il Catania, batte 1-0 il Brescia e conquista tre punti importanti in chiave salvezza, salendo a 21 punti, con Genoa e Chievo. Per la squadra di Beretta un altro stop nel lungo cammino per restare in serie A. Nei rossazzurri torna Maxi Lopez in attacco. Le ‘rondinelle’, prive di Caracciolo, con Diamanti, Eder e Possanzini in avanti. Il gol partita lo firma Maxi Lopez che, riprendendo una respinta di Budel, si avvita e batte Sereni (33’), festeggiando così la nascita del figlio Costantino. Nella ripresa il portiere del Brescia decisivo su schiacciata di testa di Silvestre. Carboni salva il risultato con la respinta sulla linea di un’incornata di Daprelà. Il Brescia si ferma a 15 punti, con Cesena e Lecce. Finisce in parità e senza reti il derby della via Emilia numero 35. Nel Parma, Morrone al posto di Dzemaili, infortunatosi nel riscaldamento, Marino conferma Giovinco con Crespo e Angelo nel 4-3-3. Malesani per il Bologna recupera Portanova in difesa e affianca Meggorini a Di Vaio nel reparto avanzato. Le occasioni più ghiotte le ha la formazione di casa, con Crespo che nella ripresa prima esalta i riflessi di Viviano poi spara alto. Partita non spettacolare, un punto per uno: Parma a 19, Bologna a 17.
Due i rinvii di questa 17a giornata: Fiorentina-Inter rimandata per l’impegno vittorioso dei nerazzurri nel Mondiale per Club di Abu Dhabi. Il posticipo Sampdoria-Genoa rinviato invece a causa della neve.