Gran Bretagna


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Abbey Road diventa monumento nazionale

Attraversamento pedonale immortalato in copertina dei Beatles abbey_road_296

Le strisce pedonali immortalate sulla copertina di "Abbey Road", ultimo album registrato da The Beatles, sono da oggi monumento nazionale, così come - dallo scorso mese di febbraio - gli omonimi studi della Emi; come riporta il quotidiano britannico The Guardian, lo "Zebra crossing" sarà quindi protetto dall'oblio come tutti gli altri - meno inusuali - siti del National Heritage.

Circa 180mila fan giungono ogni anno in devoto pellegrinaggio solo per fotografare le strisce pedonali sulle quali i Beatles si fecero ritrarre per la copertina del loro ultimo album, titolato appunto "Abbey Road" (originariamente "Everest", ma al pensiero della gita in Himalaya il gruppo decise di rovesciare l'idea e uscire fuori dal portone), circostanza di cui la Emi cercò di approfittare per monetizzare la popolarità gli studi.

L'iniziativa era però durata solo poche settimane: se è vero che i Beatles amavano registrare di notte (a quanto pare questa era un'abitudine di Frank Sinatra che ai Fab Four era parsa ben trovata) la maggior parte degli artisti è meno incline alla solitudine creativa e non si potevano interrompere le attività di registrazione per troppo tempo.

I Beatles utilizzarono soprattutto lo Studio Due: l'Uno era di norma riservato alla musica classica e fu proprio in quest'ultima sala dove, nel 1931, Sir Edward Elgar diresse la prima registrazione della Emi nel nuovo edificio sito nel signorile quartiere di St John's Wood.

Si incideva direttamente il master in cellulosa, se qualcosa andava male si doveva iniziare da capo: ancora nel 1962, quando i Beatles entrarono per la prima volta ad Abbey Road, i tecnici della Emi giravano in grembiule bianco come da regolamento ("Non saremo finiti in un dannato ospedale?", si chiese perplesso Winston Churchill entratovi per registrare un discorso radiofonico).

Nei Sixties le cose cambiarono in fretta: dal due piste si passò al quattro piste (nel 1967), sempre alla rincorsa dei ritrovati tecnici degli studi americani ma con alcune originali invenzioni made in Emi come il 'flanger' e l'Adt, il raddoppio artificiale della voce. O come il probabilmente meraviglioso ma per sempre perduto congegno che uno dei tecnici lasciò nello Studio Due andandosene via il pomeriggio, per scoprire la mattina dopo che un John Lennon in vena di esperimenti scientifici notturni l'aveva certosinamente smontato, disponendone poi i pezzi per terra in rigoroso ordine di grandezza.