Guerra di cifre sulle previsioni


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Al via la stagione dei saldi

Confcommercio, sconti saranno elevati; Codacons, sarà flop saldi2_296

Saldi invernali al via. Parte il 2 gennaio dal sud Italia, per concludersi il 31 marzo, la stagione delle vendite a prezzi scontati. E mentre cresce l'attesa, dopo il flop dei consumi natalizi, scoppia la guerra delle previsioni, con Confcommercio che sfodera ottimismo grazie all'offerta ampia e agli sconti oltre il 40%, e i consumatori che prevedono un calo delle vendite che secondo il Codacons potrebbe arrivare addirittura fino al -20%.

Le prime a partire con i saldi, il 2 gennaio, saranno Napoli, Palermo, Potenza, Catanzaro e Campobasso. Il 3 toccherà a Trieste, mentre nelle grandi città come Roma, Milano, Venezia, Firenze, Torino e Genova gli sconti arriveranno con la Befana, il 6 gennaio. Mentre ad Aosta, che come da tradizione inizierà per ultima, si dovrà attendere il 10 gennaio.

Per gli acquisti scontati Confcommercio prevede che la maggioranza delle famiglie italiane andrà a caccia di occasioni (15 milioni di nuclei su 25,1 famiglie italiane) e che si spenderanno nel complesso circa 6,2 miliardi di euro, pari al 18% del fatturato dell'intero settore.

La spesa media delle famiglie sarà di 415 euro, mentre ogni persona spenderà 173 euro. Ottimista l'associazione dei commercianti, che dopo una stagione invernale ''non brillante'' punta su una vasta offerta e sconti elevati (oltre il 40%): ''Quest'anno - afferma il presidente di Federmoda-Confcommercio Renato Borghi - l'offerta ampia e gli sconti interessanti ci fanno ben sperare per una positiva stagione dei saldi che potrebbe anche rappresentare il tanto atteso segnale di inversione di tendenza''.

Di diverso avviso i consumatori, che prevedono che la stagione si chiuderà con il segno meno. Particolarmente pessimista il Codacons, secondo cui questi saldi saranno un fallimento e rispetto al 2010 faranno registrare riduzioni degli acquisti comprese tra il 10 e il 20% specie nelle grandi città.

I motivi sono molteplici, spiega il presidente Carlo Rienzi, dalla vicinanza alle festività natalizie ai prezzi troppo cari, fino al budget sempre più ridotto delle famiglie: con la conseguenza che solo il 50% delle famiglie potrà avvalersi degli sconti e la spesa calerà attestandosi tra i 130 e i 150 euro a persona.

Più cauta la previsione di Federconsumatori e Adusbef, che stimano che la stagione di saldi registrerà un calo ''molto contenuto'' del 2-3%. Secondo le due associazioni prevarrà la prudenza da parte delle famiglie e solo il 45% dei nuclei acquisterà a saldo, mentre la spesa complessiva sfiorerà i 3 miliardi di euro, pari a 277 euro per famiglia, e circa 104 euro pro capite.

Intanto i primi dati sulle vendite natalizie mostrano un crollo a due cifre: per Adusbef e Federconsumatori la spesa si è fermata a 5 miliardi, in calo del 12% rispetto allo scorso anno, mentre secondo il Codacons la contrazione è stata intorno al 20%. Il crollo ha colpito un po' tutti i settori, dai giocattoli all'abbigliamento, mentre gli unici a tenere sono stati l'elettronica, l'editoria e il lusso.