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Tutti gli 'errori' della dea bendata

Tra palline incastrate e gratta e vinci non regolari lotteria_estrazione_296

Palline incastrate, gratta e vinci non regolari, errori di calcolo delle slot machine. Ovvero quanto la fortuna 'sbaglia'. Il particolare caso delle due schedine vincenti del superenalotto a Napoli, pur non avendo nulla di irregolare, ricorda alcuni ''errori'' della dea bendata.

Come, ricorda l'agenzia specializzata Agicos, le ''palline incastrate'' nell'urna elettronica che doveva estrarre i numeri vincenti alla Lotteria Italia nell'edizione 1996-1997. All'epoca un malcapitato Leo Gullotta si trovò al centro di mille polemiche perché, mentre stava per annunciare in diretta la combinazione numerica per un biglietto della Lotteria Italia dal valore a nove zeri, si incastrò una pallina bloccando il meccanismo.

Un addetto scosse la macchina che riprese a funzionare ma alterandone il risultato. L'evento dette vita ad una serie di contestazioni da parte dei possibili vincitori. A Castelbellino, in provincia di Ancona, dove era stata venduta la mazzetta con i possibili dieci tagliandi vincenti si era formato un comitato di nove persone (il decimo, quello ufficialmente vincente, era sparito in gran segreto) per tentare tutte le vie legali in maniera tale da poter avere un sorta di risarcimento materiale.

C'è poi il caso di Curno (Bergamo): una vera pioggia di miliardi (80 delle vecchie lire) grazie alle vincite fatte con dei gratta e vinci che in realtà non dovevano essere messi in vendita perché riportanti delle anomalie. Agli ignari vincitori di Curno non vennero ovviamente riconosciute le vincite.

Non solo le Lotterie sono state in passato ''vittime'' di errori clamorosi. Al Casinò di Saint Vincent una slot machine assegnò a un fortunatissimo giocatore una vincita davvero consistente. Il particolare non stava nell'entità della vincita, ma nel doppio pagamento di questa avvenuto per un errore di calcolo. La vincita di quasi 55 mila euro fu quasi triplicata perché quei 55 mila euro furono interpretati come 55 "pezzi" da 2,5 euro, per un totale di 137.500 euro. Il cliente del Casinò si era trovato in mano un assegno da 137 mila euro, ma scoperto l'errore, fu rintracciato e restituì il dovuto.

Ma gli errori non sono accaduti solo in Italia e in qualche caso c'è anche stata una ''happy end''. Negli Stati Uniti il 26 dicembre dello scorso anno, un fortunato giocatore del Kentucky ha avuto un'esperienza simile a quella dei vincitori di Napoli di ieri sera.

Rob Anderson aveva deciso di non rifare una giocata stampata per errore dal ricevitore e l'aveva tenuta per sé. Ebbene questo errore costò caro alla lotteria d'oltreoceano, fruttando una vincita di ben 128 milioni di dollari.

E' durato poco invece il sogno milionario di una coppia argentina che ha creduto, per qualche ora, di aver vinto 11 milioni di dollari con una slot machine. In realtà la scritta apparsa sulla macchina era stata frutto di un errore tecnologico e la vincita fu di ''appena'' 10 mila dollari.

E anche la proverbiale precisione svizzera è venuta meno ad un giocatore che, acquistato un biglietto della Lotteria nazionale svizzera, strappo', 4 anni fa, per errore il biglietto vincente da 10 mila franchi (circa 6.200 euro).