Giornata decisiva per lo stabilimento Fiat di Pomigliano.
L'incontro Azienda-sindacati prosegue oggi, dopo i passi avanti raggiunti ieri salutati con ottimismo. Assente dal tavolo delle trattative la Fiom che si riunisce per votare uno sciopero generale e parla di "svolta autoritaria".
Nella sede romana del Lingotto si discute di salari, orari di lavoro, scatti di anzianità e diritti sindacali. Sulla base di questo contratto di lavoro verranno riassunti i lavoratori a Pomigliano, 4.600 a partire da gennaio per la produzione della nuova Panda.
"Sugli accordi di Pomigliano e Mirafiori, Angeletti dice che la Fiom non ha firmato, perché ha smesso di essere un sindacato per essere un movimento politico in cerca di visibilità? E' solo l'autodifesa di un sindacato totalmente in mano all'azienda". E' la dura replica di Cremaschi, segretario Cgil metalmeccanici, a Cisl e Uil.
"Angeletti e Bonanni sono la vergogna del sindacalismo italiano", aggiunge Cremaschi. "Non è mai successo dal '45 che un sindacao italiano firmasse l'esclusione di un altro sindacato".