Il 2011 degli italiani


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Meno consumi e più risparmi

fotografia di un'Italia timidamente ottimista verso il proprio futuro finanziario e molto appagata dalla propria sfera personale g

Nel 2011 gli italiani consumeranno di meno e si tuteleranno ancora di piu' che in passato verso gli imprevisti e le spese inattese dell'anno nuovo. E' quello che emerge dall'edizione invernale dell'Osservatorio su Risparmio e Famiglie di Ing Direct, commissionato a GFK Eurisko, e condotta su un campione di 1.000 individui rappresentativi della popolazione italiana. Quella scattata e' la fotografia di un'Italia timidamente ottimista verso il proprio futuro finanziario e molto appagata dalla propria sfera personale. Un Paese nel quale risparmiare e' importante, ma anche difficile, dove non ci si perde d'animo e ci si ingegna per accumulare il denaro necessario alle spese irrinunciabili. Dopo un 2010 che si e' chiuso con una generale contrazione delle spese per i tradizionali regali di Natale, il 2011 sara' ancora piu' dedicato al risparmio. In presenza di aspettative stabili riguardo alle proprie finanze personali, cresce ulteriormente l'attenzione alla "spesa intelligente" (come risparmiare su elettricita' e spesa, cambiare fornitori e provider, evitare le commissioni bancarie), la riduzione delle spese superflue e la disponibilta' a effettuare piccole rinunce.

Nel 2011 le famiglie si aspettano stabilita' per le proprie condizioni economiche e finanziarie, con un leggero ottimismo verso l'anno nuovo e verso la capacita' di risparmio. Sono 6 su 10 infatti le famiglie che dicono di vivere una situazione uguale o anche migliore rispetto a un anno fa e 7 su 10 si aspettano condizioni stabili o migliori nell'arco del 2011. Soddisfazione per la situazione attuale e ottimismo per il futuro dipendono fortemente dalla condizione reddituale.

FESTIVITA' LOW COST: PER LE SPESE SI ATTINGE AL REDDITO
Per le festivita' si spende in media 330 euro a testa. La maggioranza degli italiani (i redditi bassi e quelli medi) spendera' in media 250 euro e solo una piccola fetta di Italia (i redditi alti) spendera' 500 euro e oltre. Rispetto allo scorso anno si registra qualche sforbiciata alle spese natalizie, che interessano in primis i regali (si riducono in numero e in importo in 8 casi su 10), seguiti dai cenoni (4 su 10 li limiteranno), dagli addobbi (tagliati in 3 casi su 10) e dalle vacanze, che sembrano resistere all'effetto crisi con tagli solo nel 20% dei casi. Buona parte degli italiani (il 71%) pensa di fronteggiare le spese di questo periodo attingendo unicamente al proprio reddito. Mentre il 26% degli intervistati utilizzera' i risparmi accumulati nel corso dell'anno. Solo il 2% ricorrera' alla richiesta di prestiti e di finanziamenti.

RISPARMIO: ATTESA UNA CRESCITA DEL 6%
Crescono coloro che si aspettano di rispamiare di piu' nel 2011, passando dal 3% del periodo estivo al 9% di quello pre-natalizio. Cala invece, seppur minimamente, la difficolta' a risparmiare: difficile per 9 italiani su 10 a giugno, oggi lo e' per 8 su 10. Sei italiani su 10 dichiarano di riuscire a risparmiare mensilmente accantonando piccoli importi, per una media complessiva di circa 170 euro. Solo il 7% risparmia piu' di 500 euro al mese, il 42% risparmia meno di 200 euro. Il 53% degli intervistati dichiara di ridurre gli acquisti non necessari e quelli superflui. Si aspettano i saldi per fare acquisti nel 33% dei casi oppure si cerca di risparmiare su energia elettrica e acqua (23%), prestando maggiore attenzione allo spegnimento delle luci, all'abbassamento della temperatura del riscaldamento, all'uso eccessivo dei condizionatori e dell'impianto idraulico. Il 18% degli intervistati e' disposto a tagliare su viaggi e vacanze, mentre il 16% degli italiani riduce le spese per i regali. Riguardo all'allocazione del risparmio, il 71% degli italiani preferisce lasciare i risparmi sul conto corrente. In lieve contrazione rispetto all'estate la propensione a spostarli su prodotti di gestione del risparmio (dal 28% al 21%).

CIBO, FIGLI E VACANZE LE SPESE IRRINUNCIABILI
Nella top ten delle spese irrinunciabili svettano al primo posto gli acquisti di alimentari di marca, di prodotti culinari di qualita' o di semplici sfizi per il palato (nel 20% dei casi), seguiti dalle spese per i figli che includono non solo gli indispensabili asili nido o baby-sitter, ma anche abbigliamento e accessori (per il 16% degli intervistati), dalle vacanze e dalle ormai onnipresenti cure-termali e di estetica (14%).

SODDISFAZIONE PERSONALE: STABILE LA SFERA PERSONALE
Solo il 36% delle famiglie italiane e' pienamente soddisfatto della propria capacita' di consumo (rispetto al 40% dell'estate), il 30% lo e' del proprio reddito (confrontato con il 34%) e il 23% dei propri risparmi (27% a giugno).

BANCHE: PIU' CONSAPEVOLEZZA SU COSTI E COMMISSIONI
Crescono seppur lievemente l'attenzione e la consapevolezza riguardo alle spese e alle commissioni bancarie. Il 39% degli intervistati dichiara di essere venuto a conoscenza dell'Isc, l'Indicatore Sintetico di Costo voluto da Banca d'Italia per confrontare su base omogenea i conti correnti bancari, attraverso la propria banca, il 19% grazie a parenti e amici, il 17% ne ha letto sui giornali e il 3% su internet. Circa 1.200.000 italiani si dichiarano intenzionati a cambiare la propria banca nel prossimo anno: di questi 300.000 opteranno per le offerte online.