Il presidente del Supremo Tribunale federale brasiliano ha disposto la riapertura del fascicolo sull'estradizione di Cesare Battisti. La decisione è stata presa dopo il ricorso presentato dal governo italiano contro la richiesta dei legali di scarcerazione dell'ex terrorista (in seguito al no all'estradizione da parte dell'ex presidente Lula), e del ricorso presentato dagli avvocati dell'Italia per bloccare tale richiesta. Secondo il legale dell'Italia in Brasile, solo la Corte Suprema, che si riunirà a febbraio, può emanare tutte le autorizzazioni per l'evetuale rilascio.
Farnesina: l'accordo militare col Brasile resta valido
Nell'intervista alla televisione brasiliana Globo "il ministro degli Esteri Frattini ha dichiarato che non esiste il clima propizio per una ratifica a gennaio" dell'accordo militare con il Brasile anche se "l'accordo resta pienamente valido". La Farnesina smentisce che Frattini abbia mai dichiarato che l'accordo "non potrà mai essere siglato finchè non sarà risolto il caso Battisti". Frattini si era detto "indignato che un criminale possa circolare liberamente" in Brasile. "Quando un terrorista è condannato in un Paese, questo ha il diritto di vederlo chiuso in galera".
L'Ue: è una questione Italia-Brasile
La Commissione europea ha ribadito la posizione già espressa sul caso Battisti, sottolineando che "si tratta di una questione bilaterale, in cui Bruxelles non ha competenze". E' quanto ha detto il portavoce dell'Esecutivo Ue, Mann, ricordando che "non c'è accordo di estradizione tra l'Unione europea e il Brasile". La Farnesina, che aveva espresso giudizi forti sulla Ue, non esclude nelle prossime ore un'iniziativa europea dell'Italia sulla questione.