"Il dato relativo all'inflazione registrata nel 2010 si conferma gravissimo e, come abbiamo denunciato instancabilmente durante tutto il corso dell'anno, e' in piena contraddizione con i principali indicatori economici." E' quanto affermano in una nota congiunta i presidente di Federconsumatori ed Adusbef Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
"Tutti i segnali testimoniano una situazione a dir poco allarmante: dal crollo del potere di acquisto (-9,6% dal 2007 ad oggi), a quello dei consumi (-1,5% nel 2008, -2,5% nel 2009 e del -2% nel 2010, per una caduta complessiva del -6% negli ultimi 3 anni), alla contrazione dell'indebitamento da parte delle famiglie. Come se non bastasse cassa integrazione e licenziamenti non accennano ad arrestarsi, continuando ad innescare un pericoloso circolo vizioso dal quale sara' difficile uscire se non si correra' ai ripari al piu' presto. In uno scenario simile la crescita media del tasso di inflazione dell'1,5% rappresenta la prova che qualcosa non sta andando per il verso giusto", continuano Trefiletti e Lannutti.
"Ma vi e' di peggio, l'inflazione a questi livelli risulta, a nostro avviso, ancora sottostimata. Infatti, gli aumenti registrati nel 2010 sono decisamente piu' elevati, basti pensare che il solo tasso aumento dei prezzi relativi ai beni acquistati con alta frequenza, formalmente, e' pari al 2%, ma, secondo i nostri studi, raggiunge addirittura il + 3,2-3,3% . Oltretutto a questo si aggiungeranno ulteriori rincari che hanno gia' iniziato la loro corsa con il nuovo anno, con ricadute che, secondo le stime dell'O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori, ammonteranno a 1.016 Euro a famiglia nel 2011", continuano i consumatori.
"E' evidente che, cosi', non si puo' andare avanti. Le famiglie non ne possono piu', sia dei continui rincari e della difficolta' che devono affrontare ogni giorno, sia dell'inerzia del Governo di fronte a tale situazione -aggiungono Trefiletti e Lannutti- Per questo non si puo' piu' aspettare: oltre a intervenire disponendo controlli e verifiche nei confronti di chi mette in atto intollerabili speculazioni, evitando ulteriori aumenti di prezzi e tariffe, e' indispensabile avviare misure a sostegno del potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso, a partire da una detassazione di almeno 1200 euro annui".
"In assenza di misure che vadano in questa direzione, quello alle porte si prospetta come un anno ancora peggiore di quello appena trascorso, anche grazie al pessimo 'contributo' fornito dalle manovre attuate dal Governo che, come al solito, ricadranno sulle famiglie", conclude la nota.
Codacons: il governo sterilizzi l'aumento dei carburanti
I dati sull'inflazione diffusi oggi dall'Istat appaiono "molto preoccupanti". E' il commento del Codacons, ai dati sui prezzi al consumo. "Anche se l'inflazione si fermasse per tutto il 2011 all'1,9%, si determinerebbe una stangata per le famiglie italiane pari a 567 euro su base annua -continua il Codacons- Se invece, come temiamo, il trend di risalita dell'inflazione si confermasse nel corso del 2011, allora la stangata salirebbe addirittura a 902 euro a famiglia, come previsto dalle associazioni aderenti a Casper (Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori)".
"Ecco perche' il Governo, a differenza di quanto ha fatto finora, dovrebbe considerare come una priorita' della sua politica economica, l'abbattimento dei prezzi, cominciando ad esempio a sterilizzare gli aumenti dei carburanti, che finiscono per avere un effetto moltiplicativo sull'inflazione -afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi- Inoltre il Governo dovrebbe intervenire con le liberalizzazioni, per fare in modo che gli italiani non abbiano le banche, le assicurazioni, i telefoni, la luce ed il gas piu' cari d'Europa".