Il caro-carburanti e' costato, nel 2010, 4,81 miliardi di euro in piu' agli automobilisti a causa dell'incremento della benzina e del gasolio. E' quanto affermano Adusbef e Federconsumatori, che sottolineano come la corsa sfrenata dei carburanti stia proseguendo anche nei primi giorni del 2011, con un litro di verde che sfiora in alcune zone del sud 1,5 euro. Il caro benzina, sottolineano le associazioni, "ha fatto impennare l'inflazione contribuendo a prosciugare il potere di acquisto, intervenga per contrastare stangate inaccettabili in una fase di crisi economica ancora acuta e tutta da risolvere".
In particolare l'aumento della benzina, passata in un anno da 1,30 di gennaio a 1,48 euro al litro oggi, e' stata pari secondo le medie statistiche ad un esborso di 9 centesimi in piu' al litro, di cui 1 centesimo (sempre in media statistica) in piu' per l'erario, hanno calcolato che tali aumenti hanno comportato una spesa complessiva degli automobilisti di 1,51 miliardi di euro in piu' rispetto al 2009.
Mentre per il gasolio e' stato registrato nel 2010, un rincaro complessivo, di 22 centesimi (da 1,14 di gennaio a 1,36 euro al litro oggi), con un maggiore esborso di 11 centesimi in piu' al litro, di cui 1,2 centesimi in piu' per l'erario, per una spesa complessiva degli automobilisti di 3,3 miliardi di euro in piu' rispetto al 2009.
Nel 2010 quindi gli automobilisti hanno speso 4,81 miliardi di euro in piu' per i carburanti, di cui ben 528 milioni in piu' per l'erario per via dell'aumento della tassazione nel combinato disposto Iva accise, che produce oltre al danno per le famiglie,la beffa di una maggiore tassazione occulta.