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Il Natale copto

Nonostante la stragrande maggioranza della popolazione sia di fede musulmana, e' una festa assai sentita in Egitto, Paese dove Gesù trascorse parte dell'infanzia b

Il Natale copto - celebrato il 7 gennaio - e' una festa assai sentita in Egitto, Paese dove Gesu' trascorse parte dell'infanzia, nonostante la stragrande maggioranza della popolazione sia di fede musulmana. E' una ricorrenza festeggiata con solennita' ed entusiasmo soprattutto dal 2002, quando il presidente Hosni Mubarak proclamo' il Natale festa nazionale e non piu' solo di una minoranza.

Neanche la strage di Capodanno nella chiesa di Alessandria costata la vita a oltre venti copti, a detta dell'ex segretario generale dell'Onu Boutros Boutros-Ghali, egiziano, riuscira' ad impedire ai cristiani-copti di affollare le chiese del suo Paese il prossimo 7 gennaio. Ogni anno la piu' importante comunita' cristiana del Medio Oriente - in Egitto si contano tra i sette e gli otto milioni di copti, circa il 10% della popolazione - si riversa a mezzanotte nelle chiese per celebrare solennemente la Nativita' secondo il rito ortodosso. Prima tra tutte la cattedrale di San Marco, al Cairo. I seguaci della Chiesa copta riconoscono, infatti, nell'apostolo Marco il proprio primo Papa, dal momento che fu lui ad introdurre il Cristianesimo in Egitto.

Il 7 gennaio corrisponde per i copti al 29/o giorno del mese di ''kiahk'' che segna la fine di un periodo di quaranta giorni durante il quale i fedeli non mangiano carne e prodotti di provenienza animale come uova e formaggi. Con questo digiuno si vogliono ricordare i quaranta giorni passati da Mose' sul Monte Sinai per ricevere le tavole dei Dieci Comandamenti. Il fulcro della festa del Natale copto e' nella messa di mezzanotte che sancisce la fine del periodo di digiuno.br>
Seguono poi i festeggiamenti in famiglia con la tradizionale consegna dei doni ai bambini e la cena di Natale con un piatto a base di pane, riso, aglio e carne bollita (''fatta''). Al mattino successivo si usa fare visita ad amici e parenti portando in dono il ''kahk'', ossia un particolare tipo di biscotto, per continuare a festeggiate questo giorno in compagnia. Un anno fa in alto Egitto otto cristiani furono falciati a colpi d'arma da fuoco all'uscita di una chiesa proprio la notte di Natale. Dopo la strage di Capodanno la stampa egiziana ha denunciato il rischio di una escalation di violenze interconfessionali. Intanto, in vista del 7 gennaio le autorita' del Cairo hanno rafforzato la sicurezza intorno alle Chiese.