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L'abbandono scolastico

Origini e conseguenze 296_minori_abbandono_scuola

Nel nostro sistema scolastico si contano 40.000 “dispersi” ogni anno e più di un milione di ragazzi promossi con debito formativo. La dispersione scolastica riguarda sia i drops-out, studenti ripetenti o promossi con debito, sia gli early school leavers, ovvero i giovani dai 18 ai 24 anni d’età che posseggono la sola licenza media.

Il Consiglio Europeo di Lisbona del 2000 ha definito chiari obiettivi educativi che mirano ad una quota del 10% di early school leavers entro il 2010. L’Italia con il 19,2% è ancora lontana da queste cifre; persino l’analfabetismo non è ancora stato eliminato: in Basilicata il tasso di analfabetismo è del 13,8%, in Calabria del 13,2%, in Molise del 12,2%, in Sicilia dell’11,3%. Nel 2007 il 48,2% della popolazione italiana dai 25 ai 64 anni possiede solo la licenza di scuola secondaria di primo grado; la percentuale è poco al di sotto del 60% in Sardegna, Sicilia, Campania e Puglia.

L’Italia si trova così agli ultimi posti della graduatoria Ue insieme a Spagna, Portogallo e Malta. Nel nostro paese, il 75% dei giovani consegue il diploma, valore comunque inferiore alla media Ue (77,8%). Anche la quota di quanti si iscrivono all’Università è ancora bassa: 41,2%.

La percentuale di 18-24enni con la sola licenza media si attesta nel 2006 al 20,8%, con un importante calo rispetto al 25,3% del 2000, ma ancora in ritardo rispetto alla media Eu27 (15,3%).
Solo Portogallo (39,2%) e Spagna (29,9%) presentano percentuali superiori a quelle italiane, mentre anche la Grecia (15,9%), oltre a Germania (13,8%), Francia (13,1%) e Gran Bretagna (13), presenta una situazione più incoraggiante.

La situazione a livello regionale
Il Friuli Venezia Giulia si distingue per la più bassa percentuale di early school leavers (9,2%), seguita dal Lazio (9,5%) e dall’Umbria (10,7%). La Valle d’Aosta presenta invece la più elevata percentuale di abbandoni precoci: dal 18,9% del 2006 al 29,5% del 2007. Valori negativi sono poi quelli delle regioni del Sud: Campania (28,8%, anche se in aumento rispetto al 2006), Sicilia (26%) e Puglia (23,9%). Nel 2006/2007 il numero degli iscritti che hanno abbandonato la scuola ammonta a 2.791 (0,1%) nella scuola secondaria di primo grado ed a 44.664 (1,6%) nella secondaria di secondo grado.

I momenti dell’abbandono
Il primo anno della scuola secondaria di secondo grado si registra il numero più alto di dispersi (abbandoni, respinti): 16.046, il 20% dei quali fra gli iscritti agli istituti serali. Nella scuola secondaria di secondo grado gli abbandoni si concentrano in particolare negli istituti professionali (20.168, il 3,6%) e negli istituti tecnici (19.222 il 2,1%), mentre appare più contenuto nei licei (1.974, lo 0,2%), negli ex istituti magistrali (1.657, lo 0,8%), nell’istruzione artistica (1.642, l’1,6%). Gli alunni che hanno abbandonato la scuola sono 15.170 al Sud (1,9%), 9.979 nelle Isole (2,7%), 7.777 nel Nord-Ovest (1,3%), 6.919 al Centro (1,4%), 4.819 nel Nord-Est (1,1%).

Le più alte percentuali di abbandono nella scuola secondaria di II grado si registrano in Sardegna (4,3%), seguita da Sicilia (2,2%), Campania (2,1%) e Puglia (2%). Il Trentino Alto Adige (0,5%), la Basilicata (0,9%) e il Veneto (1%) si distinguono per il tasso di abbandoni estremamente basso.


(Dal Rapporto Eurispes/Telefono Azzurro)