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Proteste in Tunisia, decine di vittime

Rivolta contro l'aumento dei prezzi tunisia_proteste_296

L'Unione europea ha chiesto il rilascio dei pacifici manifestanti tunisini arrestati nel corso delle proteste contro il carovita. Il responsabile della politica estera dei Ventisette, Catherine Ashton, ha fatto sapere di essere "preoccupata per quanto accade" nel Paese maghrebino, ha espresso "ferma condanna" per le violenze e ha chiesto "l'immediato rilascio di blogger, giornalisti, avvocati e altri che manifestavano pacificamente". "Esortiamo le parti a impegnarsi in un dialogo sui problemi sollevati dai manifestanti", ha affermato la Ashton attraverso la portavoce.

Il bilancio delle vittime degli scontri a Tala e Kasserine secondo l'opposizione è di 20 morti, una radio locale ha parlato persino di 50 ma la stima del governo arriva solo a 14. I cadaveri di cinque giovani sono stati trovati questa mattina a Tala: secondo attivisti per i diritti civili sarebbero stati uccisi dalle forze di sicurezza.

Bersaglio dei contestatori, per lo piu' giovani delle regioni interne che non vedono un futuro, c'e' il governo del presidente Zine al-Abidine Ben Ali che ha difeso il comportamento della polizia sostenendo che gli agenti hanno sparato sulla folla solo per auto-difesa dopo i colpi di avvertimento.

A Rgeb, nella Tunisia centrale, teatro domenica di gravi disordini, i funerali di alcune vittime sono stati l'occasione per nuove proteste con scontri fra giovani e agenti in tenuta anti-sommossa. A Le Kef, nel nord-ovest, sono stati dati alle fiamme negozi e banche. A Tunisi gli studenti hanno inscenato una pacifica protesta contro le violenze della polizia ma la capitale continua a non registrare incidenti.

Altre manifestazioni di protesta sono in programma a Sfax e a Regueb. Proprio a Sfax un settantenne si e' suicidato questa mattina per le difficolta' economiche: viveva solo ed era indigente.

In Algeria, dove è scoppiata un'analoga rivolta contro il rincaro dei prezzi alimentari, la situazione nelle ultime ore è tornata alla calma. Il giornale El Khabar ha riferito che solo ad Algeri sono 64 i poliziotti rimasti feriti nelle violenze e uno di loro è in rianimazione. La sospensione del campionato di calcio e' stata prorogata fino al 10 febbraio.

"Condanniamo ovunque la violenza", ha affermato il ministro degli Esteri, Franco Frattini parlando dei disordini in Tunisia e Algeria, "ma sosteniamo governi che hanno avuto coraggio e hanno pagato con il sangue dei propri cittadini gli attacchi del terrorismo". La Francia, attraverso un portavoce del ministero degli Esteri, ha lanciato "un appello alla calma": "La Tunisia è alle prese con problemi sociali ed economici", si rileva al Quai d'Orsay, e "solo il dialogo permetterà ai tunisini di superarli".