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Minori stranieri in Italia

Nel 2007 sono nati 63mila bambini di origine straniera

di Raffaella Miliacca

Nel 2007, si stima siano nati nel nostro Paese 63.000 bambini di origine straniera, l’11% sul totale dei nati.

Sono i dati del Dossier Caritas/Migrantes 2008, che sottolinea le forti differenziazioni territoriali: sono il 39% nel Nord-Ovest, il 30% nel Nord-Est, il 22% al centro, il 6% al Sud e il 3%nelle isole. I ricongiungimenti interessano il 34% dei minori arrivati nello scorso anno, percentuale che sale al Sud e nelle Isole al 38% e al 40%. Da questi numeri però, precisa il Dossier, sono esclusi i minori comunitari, quindi i romeni. I nuovi nati non sono statisticamente distribuiti fra le diverse provenienze e probabilmente tra alcune di esse sono più numerosi.

Inoltre, si mette in evidenza che non sono classificati come stranieri i figli di coppie miste o di genitori che hanno acquisito la cittadinanza italiana. Un’altra tipologia è rappresentata dai minori non accompagnati. Sono 6.453 quelli segnalati al Comitato Minori stranieri, nel triennio 2004-2006, e il Secondo Rapporto Anci dà conto delle aree di maggiore concentrazione (Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto), dove le amministrazioni locali sono in prima linea nella realizzazione di progetti di accoglienza.

Nel ripensare i servizi di accoglienza, inserimento e promozione sociale, i percorsi da tracciare dovranno dunque tener conto del tendenziale aumento dei minori e degli adolescenti, delle seconde generazioni e delle famiglie. La scuola, come elemento inserito nel territorio e nella comunità, è in prima linea nell’integrazione delle giovani generazioni di stranieri ed è il primo laboratorio dove molteciplità di lingue e culture possono confrontarsi.