Tunisia


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Ghannouchi, un fedelissimo di Ben Ali

Il profilo del nuovo presidente ad interim ghannouchi_296

Mohammed Ghannouchi, 69 anni, il nuovo presidente ad interim della Tunisia, è stato uno dei principali collaboratori del capo dello stato Zine al-Abidine Ben Ali, che oggi, dopo 23 anni di potere quasi assoluto, ha lasciato il paese dopo un'ondata di proteste senza precedenti contro il suo regime.

E' considerato un uomo di continuità più che di rottura così come, secondo alcuni esperti, lo sarebbero i sei 'saggi' chiamati alla guida del paese in attesa delle elezioni anticipate che lo stesso Ben Ali aveva annunciato prima della sua precipitosa fuga.

Laureato in economia, entrò a far parte della squadra di Ben Ali quando, nel 1987, l'allora presidente Habib Bourghiba venne costretto a lasciare il potere per asseriti problemi di salute. Nominato ministro delle finanze nel nuovo governo, fu poi ministro per la cooperazione internazionale e lo sviluppo prima di diventare premier il 17 novembre 1999.

Dal 2008 vice-presidente unico del Raggruppamento costituzionale democratico (Rcd, il partito al potere), è considerato un buon negoziatore ed ha partecipato a numerose trattative in sede internazionale, esprimendosi spesso a favore di una cooperazione rafforzata nel Maghreb.

Nel corso della crisi attuale ha sempre avuto un ruolo di primo piano: e' stato lui ad annunciare nei giorni scorsi la destituzione del ministero dell'interno sull'onda delle condanne internazionali per la repressione brutale delle protesta. Sui principali 'media' mondiali, inoltre, e' stato sempre lui la voce ufficiale con cui il regime ha difeso la gestione della crisi.

Oggi si è presentato in Tv annunciando alla nazione che, uscito ''temporaneamente'' di scena Ben Ali, dopo la destituzione del governo il paese sarà amministrato da un comitato di sei 'saggi' fino alle elezioni anticipate.

Nel suo discorso al paese, si è impegnato a rispettare la costituzione e a attuare le riforme politiche, economiche e sociali che sono state promesse ''in consultazione con tutti gli organismo nazionali, tra cui i partiti politici, le organizzazioni nazionali e le componenti della società civile''.