>La fotogallery
di Rita Piccolini
Da Pitti Immagine uomo, alla Fortezza da Basso di Firenze, alla quattro giorni di pret à porter maschile nel quadrilatero della moda di Milano. Fino al prossimo 18 gennaio le nuove proposte per l’autunno – inverno 2010-2012 dei grandi della moda per l’uomo moderno.
Non è difficile in questi giorni, passeggiando per le vie del centro di Milano, notare uomini particolarmente belli che sostano davanti ai negozi, prendono l’aperitivo in Galleria, si salutano affettuosamente all’uscita delle metropolitana di Piazza del Duomo. Colpiscono perché sono affascinanti, alti e sottili, capelli curatissimi anche quando sembrano spettinati, sofisticati anche se vestiti in modo apparentemente casual. Molti sono stranieri: americani, asiatici, francesi, ma molti anche italiani. Tutti hanno in comune un modo elegante di incedere e sono raffinati anche in jeans e piumino. Sono i “modelli” che indossano le collezioni realizzate dai grandi stilisti presenti a Milano. Si parla poco di loro, non hanno ancora acceso le fantasie come le top model, ma sono assolutamente e altrettanto notevoli. Li si nota di più quest’anno perché, come è accaduto nello scorso mese di settembre per la moda femminile, sono state aperte alle sfilate le location storiche. Tutto si svolge tra via Montenapoleone, viale Manzoni e dintorni, con il quartier generale all’interno di palazzo Giureconsulti, e la città ci guadagna: le vie, già animate per i saldi, si animano ancora di più e i cittadini sono più coinvolti: tutto sembra più accessibile e a portata di mano nonostante le proposte di altissimo livello. E’ vincente questa idea della Camera della Moda di Milano di portare in centro le sfilate. I frutti di questa scelta si sono potuti cogliere già lo scorso autunno, in occasione della settimana della moda femminile per la prossima primavera-estate. Il presidente della Camera della moda, Mario Boselli, è soddisfatto di questa mini rivoluzione copernicana, che prevede per questa edizione 39 sfilate e 33 presentazioni con importanti ritorni come Alexander McQueen, Jil Sander, Missoni, Moschino e Carlo Pignatelli. Fittissimo il calendario degli eventi collaterali, tra cui spicca l’opportunità di ammirare otto opere di Sandro Botticelli all’interno degli spazi del Museo Poldi Pezzoli. In più c’è ottimismo e questo, in periodo di crisi, non guasta. Le sfilate sono aumentate, fa notare Boselli, dalle 35 dello scorso giugno alle 39 attuali. Certo il periodo è ancora complicato, sottolinea il presidente, ma rispetto alle perdite del biennio terribile 2008-2009, in cui si registrò un crollo del 15%, il 2010 dovrebbe chiudersi secondo le prime stime con un incremento del giro d’affari di circa il 7%, con il recupero di un terzo dall’inizio della crisi. Ma ancora non basta, quindi via con le nuove proposte, per un 2011 scoppiettante.
Hanno aperto Ermenegildo Zegna e Corneliani. Tutti i classici rivisitati. Giacche di sartoria impeccabili, ma impercettibilmente più fascianti, con pantaloni a sigaretta leggermente più corti per il primo; un po’ business man, un po’ intellettuale engagé per il secondo. Più aggressivo il primo, con l’uso della pelliccia per i colli e per i copricapo e il ritorno alla grande del montone rovesciato; più retrò il secondo con cappotti lunghi, occhiali a cerchio alla Sartre o alla Le Corbusier e papillon. Uomini comunque elegantissimi, sofisticati, dandy.
Di grande impatto la collezione di Dolce & Gabbana, che hanno deciso di ripensare le proporzioni dell’abito maschile. Giacche decisamente più corte, anche di quattro, cinque centimetri, tanto che qualche commentatore già ha sottolineato che anche per gli uomini potrebbe nascere qualche preoccupazione per il lato B. Che bella soddisfazione! Solo le donne devono preoccuparsi della loro immagine in tutte le angolazioni ? Sono più corte persino le maniche di queste giacche, quasi a suggerire che i bei ragazzoni ci stiano esplodendo dentro. Il cavallo dei pantaloni si abbassa quasi a metà coscia (il look dei nostri figli ha fatto scuola), la lunghezza si alza alla caviglia. Poi l’utilizzo del velluto e del damascato a impreziosire il tutto. Un altro elemento a cui i due stilisti si sono ispirati osservando la moda della strada sono le scarpe con la punta arrotondata, un po’ scarpe tozze da lavoro, che i ragazzi usano da sempre alternandole alle scarpe da tennis. Irrinunciabile la canotta.Grandi novità anche da Giorgio Armani che, al termine della collezione giovane (Emporio Armani), ha ammesso di ispirarsi molto ai ragazzi che vede in strada o in televisione, e che sanno mischiare stili e elementi diversi e riescono a sorprendere persino lui. Da qui la nuova parola d’ordine: basta con gli uomini vestiti tutti uguali. E’ necessario che come accade al femminile, ognuno trovi il proprio stile, sappia differenziarsi, rinunciando alla divisa dei jeans, il piumino, le scarpe da tennis e la sciarpa arrotolata due volte intorno al collo. Allora via con i cappotti soprattutto lunghi al ginocchio, a volte in pelle con ampi revers asimmetrici, oppure doppio petto, a sostituire i soliti giacconi tecnici. I pantaloni più aderenti e più corti, così come giacche e giacchine che arrivano a volte al punto vita. Solo i colori restano quelli di re Giorgio: indefiniti, eleganti, sui toni del grigio, nero, bianco. Lo smoking torna nero con giacca più piccola e pantaloni più morbidi. E il coraggio di rinnovarsi è necessario che lo trovino anche i meno giovani, per non annoiarsi e soprattutto per non annoiare. Soprattutto bisogna avere un look che sia giusto in più occasioni e che consenta all’uomo di essere a proprio agio sia in ufficio, che per andare a cena o al pub senza necessariamente passare da casa.
Certo non è noiosa la collezione di Jil Sander con la sua esplosione di colori, e che colori! Blu elettrico, magenta, verde, rosa flou. Presentata anche la linea giovane Navy. Trionfo di colori accesi per coniugare il sogno e la realtà.
Mai più camicie per Costume National e cravatte meno che mai. E’ il trionfo del pull e lupetti a pelle anche a righe (e anche questi li vediamo già abbondantemente usati dai nostri figli). Un po’ formale un po’ punk l’uomo di Ennio Capasa, che alterna giubbotti da motociclista a giacche formali. Lo stilista divide gli applausi con il figlio Anton.Pignatelli fa aprire la sfilata da un modello con un bimbo nello zaino. E’ il momento dei figli … Daniele Cavalli, figlio del grande Roberto e Eva Cavalli, ha disegnato la nuova collezione ispirandosi al super papà. Maschio sensuale con grinta indossa giacche dalle spalle piccole e dai revers larghi, pantaloni aderenti sulla coscia e dritti in fondo, camicie di jersey, foulard per dare un tocco di colore agli abiti marrone bruciato, blu o nero e ai completi interamente in pelle. Stivaletti stile camperos.
Poi ancora il magnifico tutto bianco di Ferragamo, o il tutto petrolio, dai pantaloni, alla maglia, al giaccone e il ritorno delle pelle, della pelliccia e del montone rovesciato. Ha grandi borse a tracolla quest’uomo raffinato, ma ordinate, a comparti, razionali. E Missoni con magnifici cardigan, maglie sovrapposte, lunghissime sciarpe e persino alcuni pantaloni in maglia. Tutti con cappelli a falde calzati fino a coprire l’intera fronte.
Un marito perfetto e femminilizzato l’uomo proposto con ironia da Vivienne Westwood che fa sfilare modelli con il rossetto sulle labbra. Hanno lunghe camicie inamidate questi uomini malinconici ma con stile, persino twin set e un’aria per bene da casalinghe disperate.
Nelle foto, dall'alto, le proposte di Carlo Pignatelli, Dolce&Gabbana, Jil Sander e Costume National Homme