Afghanistan


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Nel Paese 4mila italiani, quasi tutti a ovest

Sotto la responsabilita' italiana c'e' un'area grande quanto il Nord Italia, composto dalle quattro province di Herat, Badghis, Ghowr e Farah b

Sono circa 4.000 i militari italiani che partecipano alla missione Isaf in Afghanistan. E' il numero massimo raggiunto per quanto riguarda l'impegno nazionale nel Paese. Nei prossimi mesi ci sara' un graduale disimpegno. La quasi totalita' degli italiani - una piccola quota di un centinaio di militari e' schierata a Kabul nella sede del comando della missione - si trova nella regione occidentale del Paese: ad Herat vi e' la sede sede del Comando regionale Ovest di Isaf. Sotto la responsabilita' italiana c'e' un'area grande quanto il Nord Italia, composto dalle quattro province di Herat, Badghis, Ghowr e Farah. Al comando del generale Marcelllo Bellacicco, che guida la brigata Julia, c'e' un contingente di militari provenienti da 12 nazioni.

La componente principale delle forze nazionali e' costituita dal personale proveniente dalla 'Julia' dell'Esercito; e' presente inoltre un significativo contributo di uomini e mezzi della Marina Militare, dell'Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Ad Herat c'e' anche un team di ricostruzione provinciale (Prt) che ha il compito di sostenere il processo di ricostruzione e sviluppo insieme ad una componente civile rappresentata da un consigliere del ministero degli Esteri. Le due componenti lavorano insieme a favore della ricostruzione, incentivando l'occupazione locale (i progetti vengono materialmente realizzati da ditte afghane), lo sviluppo economico dell'Area e la fiducia verso le istituzioni politiche locali e gli 'elders' (anziani dei villaggi). Gli italiani contribuiscono poi all'addestramento delle forze di sicurezza afgana dell'ambito della Nato Training mission Afghanistan.