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Milan risponde al Napoli, Cesena ko 2-0

Leonardo primo ko, Udinese-Inter 3-1. Arretra la Lazio, crollata a Bologna ibra_cassano_296

di Nicola Iannello

Il Milan mantiene le distanze dal Napoli. Con la vittoria nel posticipo serale contro il Cesena i rossoneri tornano a +4 sui partenopei passati nel pomeriggio a Bari. Crollo per Inter e Lazio, rispettivamente con una super Udinese e un coriaceo Bologna. La Roma è terza grazie al 3-0 al Cagliari nell’anticipo di sabato. Juventus fermata sul pari dalla Sampdoria. La seconda di ritorno, ventunesima complessiva, fa sorridere la capolista e l’immediata inseguitrice: Milan a 44 e Napoli 40. La Roma a 38 è davanti alla Lazio (37). La rincorsa dell’Inter si ferma a 35 (con una partita da recuperare) dove sale anche la Juve.

Al “Meazza”, Milan in formazione quasi sperimentale, soprattutto in difesa. In attacco Allegri si affida a Robinho come ispiratore di Cassano e Ibrahimovic. Gattuso accusa un problema in riscaldamento: gioca Yepes con Thiago Silva sulla linea dei centrocampisti. Dopo 20’ si fa male Nesta ed entra Papastatopoulos. Ficcandenti gioca con una punta, Budan, assistito da Malonga e Schelotto. Parte bene il Cesena e Malonga impegna Abbiati. Poi è Schelotto a impegnare l’estremo difensore rossonero, dopo errore di Antonini. Il Milan si sveglia. Ibra, messo a tu per tu con Antonioli da una verticalizzazione di Cassano, si fa ipnotizzare dal portiere, poi Robinho calcia alto. Un tiro di Thiago Silva crea scompiglio in area cesenate, il diagonale di Antonini esce di poco. Robinho pesca Ibra che schiaccia di testa, blocca Antonioli. Il Milan passa allo scadere: Cassano scucchiaia per Ibra, Pellegrino in anticipo infila la propria porta, come capitato la settimana scorsa con la Roma (45’). Nel recupero Antonioli sventa su Yepes. Nella ripresa il Milan tiene basso il ritmo. Ambrosini spara alto da posizione favorevole. Fuori anche il diagonale di Thiago Silva. Il Cesena troppo attendista. Bogdani si fa anticipare da Papastatopoulos. Robinho spreca il raddoppio su assist di Ibra: Antonioli chiude lo specchio. Il duello si rinnova poco dopo, ha ancora la meglio il portiere. Sull’altro fronte è Sammarco a concludere debolmente. Nel recupero Robinho salta anche Antonioli ma si defila troppo e colpisce il palo esterno. Il 2-0 arriva a tempo scaduto, col solito Ibra che con un diagonale di potenza sigla il suo dodicesimo gol (93’).

Al “San Nicola”, il Napoli batte il Bari 2-0. Trascinatori i soli noti: Cavani e Lavezzi, un gol e un assist ciascuno. Con loro, a fare scintille sono anche Hamsik e Maggio. Il primo gol è dell’argentino; lanciato a rete, Pulzetti lo ferma fallosamente. Sulla punizione dal limite di Cavani “el Pocho” ci mette il tacco e beffa Gillet (38’), firmando il sesto gol in campionato. Ripresa. Occasione Bari con Rudolf, gran sinistro dal limite ma fuori. Poi Galletti in inferiorità numerica per il secondo cartellino giallo esibito a Parisi. La festa partenopea è completa col quattordicesimo gol di Cavani: cross di Lavezzi e piatto destro facile del “Matador” (87’). Bari sempre ultimo a 14 punti.

La Lazio si fa scavalcare dai cugini giallorossi al terzo posto, cadendo a Bologna. Padroni di casa refrattari alle turbolente vicende societarie, con le dimissioni dalla presidenza di Massimo Zanetti e l’elezione di Marco Pavignani. Lazio in vantaggio: come in un trattato di geometria, Floccari chiude in diagonale un triangolo con Hernanes (5’); sesto gol in campionato per l’ex genoano, a cui Viviano nega la gioia della doppietta. Pari di Ramirez con diagonale mancino da sinistra sul secondo palo su lancio di Ekdal (36’): primo gol dell’uruguaiano. Di Vaio entra sempre da sinistra nella difesa della Lazio, rientra sul destro e fulmina Muslera sul primo palo (39’). Reagisce la squadra di Reja. Mauri manda fuori in diagonale. Sinistro centrale di Zarate (subentrato a Sculli) respinto da Viviano. Nel secondo tempo, Muslera nega il secondo gol personale a Di Vaio. Dias si fa cacciare per una brutta entrata su Ramirez e poi un vivace battibecco con la panchina del Bologna; rosso anche per Gimenez tra le riserve felsinee. La doppietta di Di Vaio è cosa fatta al 90’ (e sono tredici complessivi): il bomber rossoblù si incunea tra i centrali della Lazio su lancio lungo di Mudingayi, approfitta di uno stop disastroso di Biava e castiga Muslera. Rissa a fine partita con Zarate contro tutti. Il Bologna sale a 25, con Fiorentina e Parma.

La Juventus raggiunge a 35 l’Inter col pareggio senza reti di Marassi. Macheda e Pazzini in attacco per la Sampdoria. Aquilani-Sissoko l’asse del centrocampo di Delneri. Subito fuori per infortunio Traoré, entra Grosso. Il primo tiro in porta della Juve è un’incornata di Bonucci su calcio d’angolo, facile Curci. A inizio ripresa Pazzini si divora un gol a tu per tu con Buffon, poi si infortuna alla caviglia sinistra, entre Pozzi che si fa male dopo 2’. Samp stanca nel finale per l’impegno di coppa Italia in settimana con l’Udinese, vinto ai rigori. Curci salva su incursione di Del Piero (entrato nel secondo tempo) a 2’ dalla fine e poi nel recupero Alex calcia alto dal centro dell’area un cross basso dalla destra. Per la Sampdoria i punti in classifica sono 27.

Rumoroso tonfo dell’Inter a Udine, contro la squadra più pimpante del campionato. Prima sconfitta dell’era Leonardo per i nerazzurri, che cadono al “Friuli” dopo quattro vittorie consecuive (tre con l’allenatore brasiliano). I padroni di casa si impongono 3-1 in rimonta. In vantaggio va l’Inter – Stankovic su assist di Thiago Motta (16’) – e sembra la solita partita in discesa, anche perché Handanovic di lì a poco salva ancora su gran tiro del serbo. Ma l’Udinese è in condizione psico-fisica strepitosa e non risente dell’ottavo di finale contro la Sampdoria. Zapata fulmina di sinistro Castellazzi (21’), poi è la volta di Di Natale battere il portiere interista con una punizione capolavoro (25’): e sono quindici i gol del bomber dei bianconeri. Per Castellazzi non una grande giornata, iniziata con una goffa smanacciata sulla traversa di uno spiovente. Nella ripresa Udinese spumeggiante, tanto che trova il terzo gol con Domizzi, bravo a inserirsi su un colpo di testa di Zapata con la difesa dell’Inter che saliva (69’). Per i campioni del mondo anche cartellini gialli pesanti: Cordoba, Chivu e Stankovic salteranno il Palermo per squalifica. Inter ferma a 35 punti, -6 dal Milan che gioca in serata. Udinese a 33.

Un tempo per uno tra Fiorentina e Lecce: il totale fa 1-1. Di Michele al terzo tentativo fa centro: Olivera ruba palla alla svagata difesa viola e centra da sinistra per Di Michele che si stacca all’indietro e batte di piatto sinistro Boruc (29’). La Fiorentina sbanda. Su contropiede salentino Pasqual atterra in area Di Michele: rigore e cartellino giallo. Ma dal dischetto l’attaccante del Lecce confeziona il terzo errore su tre tentativi, centrando la traversa (40’). Nella ripresa il pareggio dei padroni di casa: cross di Montolivo da sinistra, sponda di testa di Gamberini e incornata vincente da due metri di Gilardino (56’). Il bomber viola ci prova altre due volte, ma una volta ci pensa Rosati, l’altra la girata è alta. Fiorentina a quota 25, Lecce quartultimo a 20.

Senza reti la partita che opponeva la squadra con più 0-0 all’attivo e la difesa meno battuta in trasferta. Nessuna sorpresa tra Chievo e Genoa. Debutta Floro Flores nel Grifone. Assenza di tiri in porta nel primo tempo. Nel secondo, Chievo in dieci per l’espulsione di Cesar per somma di ammonizioni. Il Genoa prova a vincere ma fallisce le occasioni. Destro fuori da facile posizione. Gialloblù e rossoblù sono a quota 24 punti.