Donne e lavoro, lo studio di Bankitalia


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Lavoro, i figli non sono un ostacolo

Anche in Italia si possono avere figli senza rischiae di dover abbandonate l'occupazione. Emerge dallo studio di bankitalia che però precisa: ma penalizzano la carriera m

Avere figli non impedisce alla madri di continuare a lavorare, anche in Italia si possono fare bambini senza rischiare di dover abbandonare l'occupazione. E' questa la novita' che emerge da uno studio condotto da due economiste della Banca d'Italia, Concetta Rondinelli e Roberta Zizza. Anzi, alla fine in un paese dove meno di una donna su due ha un posto, essere mamma puo' anche fare da sprone. C'e', pero', una prova del fuoco da superare: i primi due anni dopo la nascita, sempre secondo le analisi di via Nazionale, riducono, anche se di poco, le possibilita' di lavoro. Di certo, pero', la maternita', pur non essendo un ostacolo all'impiego, incide sulla sua qualita'. Rimane un fardello per chi non solo vuole un'occupazione, ma aspira anche a fare carriera.

Tornando al risultato sorpresa dello studio, Palazzo Koch rovescia la comune concezione secondo cui l'impiego per la cura dei figli sembra un freno per l'offerta di lavoro femminile. Infatti, "vi sono fattori non osservabili, quali le preferenze, il talento, le ambizioni, che influenzano sia le decisioni riproduttive sia quelle di lavoro e che rendono piu' complessa l'identificazione del nesso di casualita"'.

Dalla ricerca, che si basa sull'indagine dei bilanci delle famiglie della Banca d'Italia (2008), risulta che "i figli hanno un impatto negativo, anche se non significativo, per le donne con bambini di eta' inferiore ai due anni". Mentre, "nel lungo periodo, a parita' di condizioni, non sembra esservi in Italia un effetto negativo della maternita' sull'offerta di lavoro femminile". Quindi molto dipende dall'eta': un bimbo al di sotto dei 23 mesi riduce (anche se non significativamente) la probabilita' di una donna di avere un'occupazione retribuita e le chance diminuiscono ancora all'aumentare del numero del loro numero. Tuttavia, le difficolta' con il tempo svaniscono e gli effetti della maternita', "diventano positivi (staticamente azzerati)". Insomma, nel lungo periodo "la presenza di bambini sembra avere per le madri un leggero effetto di spinta verso il mercato del lavoro".

La ricerca comunque non nasconde che ci sono anche altri problemi. In particolare per le donne che vogliono fare carriera c'e' uno scotto da pagare: dall'analisi emergono "indizi di un erffetto negativo della maternita' sulla qualita' del lavoro posseduto (qualifica occupazionale, tipo di contratto, orario di lavoro)". Che tradotto significa difficolta' nella carriera e anche nella posizione economica che si riesce ad avere con il contratto ottenuto.