Pur trovandosi nell’emisfero Nord, anche le Filippine e lo Sri Lanka hanno fornito in queste ultime settimane il loro tributo di vittime all’ondata di maltempo che ha devastato l’emisfero Sud.
I due Paesi asiatici, teatro di ricorrenti alluvioni, sono però dotati da tempo di un sistema di allarme rapido, che ha consentito di ridurre notevolmente le conseguenze degli eventi. Molte case sono costruite su palafitte mentre, sul modello di quanto già sperimentato in Bangladesh, nelle zone più alte delle città sono stati costruiti rifugi in cemento.
La mancanza di modelli per affrontare le emergenze è stata invece evidente in Pakistan, dove i violentissimi monsoni dello scorso agosto hanno provocato quasi duemila vittime, venti milioni di sfollati e danni per 43 miliardi di dollari. L’ondata di fango che ha travolto le aree più produttive del centro e del Sud del Paese ha distrutto buona parte dei raccolti, decimato il bestiame e moltiplicato i casi di malaria. Il governo di Islamabad, indebolito da lotte intestine e alle prese con un radicalismo islamico che la crisi economica sembra rafforzare, è ancora molto lontano dall’aver risolto il problema.