Atlante delle crisi


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Un decennio di fuoco

Alcune cifre per riflettere sul cambiamento climatico russia_incendi2_296

Le ondate di calore e i conseguenti incendi in Russia, le alluvioni in Cina e Pakistan sono stati gli eventi più mediatizzati dell’agosto 2010.

Dicembre ha invece fatto registrare temperature anche di 25°C sopra la media in alcune zone di Canada, Groenlandia e Siberia orientale, e fino a 10°C sotto la media in Europa settentrionale Per la comunità scientifica, “La Niña” resta il fattore scatenante dei recenti eventi naturali, ma il riscaldamento globale è responsabile del sempre più veloce avvicendamento tra periodi siccitosi e piogge torrenziali in tutto il pianeta.

Il 2010 è passato agli annali come il secondo anno più caldo mai registrato, dopo il 1998. Con una temperatura media globale pari a 14,50°C, ha superato di 0,50°C le medie del trentennio 1961-1990. Nel 1998, l’anomalia fu pari a +0,52°C. Tra i fattori scatenanti,la durata e l’intensità del Nino, che riscalda l’atmosfera, e della Nina, che la raffredda. Tutti gli altri anni più caldi sono stati registrati recentemente: terzo è il 2005, seguito dal 2003, dal 2002 e dal 2009. Il decennio 2001-2010 è stato di 0,2°C più caldo rispetto al decennio 1991-2000.