Perugia


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Trovata morta ragazza scomparsa

Si era allontanata dopo incidente h

Elisa Benedetti, la studentessa scomparsa nella notte tra sabato e domenica a Perugia, è stata trovata morta. Lo si apprende da fonti investigative.

Il corpo di Elisa, 25 anni, è stato trovato nei pressi di un laghetto artificiale. Il luogo è ad alcuni chilometri dal torrente vicino al quale è stata ritrovata ieri mattina l'auto della ragazza.

AMICA ASCOLTATA DI NUOVO DA CARABINIERI - Dopo il ritrovamento del cadavere di Elisa Benedetti gli investigatori sono a lavoro per ricostruire le ultime ore di vita della ragazza di Città di Castello. L'attenzione dei carabinieri (coordinati dal Pm Antonella Duchini) si concentra sia sugli avvenimenti del sabato sera (Elisa aveva trascorso la serata in un bar alla periferia di Perugia in compagnia di un'amica e di quattro ragazzi nordafricani) sia su quello che è successo dopo, fino a notte inoltrata, quando la giovane si è allontanata da sola con la Fiat Punto dell'amica, abbandonando poi la vettura intorno a mezzanotte su una strada di campagna della frazione di Civitella Benazzone. Sempre stamani - secondo quanto si è appreso - a Città di Castello i carabinieri hanno ascoltato nuovamente l'amica di Elisa, insieme alla quale la ragazza lavorava in un call center.

LO ZIO UNA GRANDE TRAGEDIA - "E' una grande tragedia per la nostra famiglia": così Stefano Benedetti lo zio di Elisa. L'uomo, con un gruppo di parenti e amici di Elisa, ha partecipato alle ricerche della giovane stamani insieme a Vigili del fuoco, Protezione civile, Forestale e Carabinieri. "Siamo stati noi - dice lo zio di Elisa - a trovare lungo il percorso che va dall'auto di mia nipote al luogo dove è stato trovato il suo corpo la sua cuffietta di lana viola. Poi dalle comunicazioni che sentivamo arrivare dall'elicottero dei Vigili del fuoco abbiamo capito che era stata individuata una sagoma e che non c'era più niente da fare". Stefano Benedetti ha poi chiamato il fratello Osvaldo, padre della ragazza: "Fatti forte, siamo tutti con te, stiamo arrivando" gli ha detto.

CONCLUSA ISPEZIONE DEL CADAVERE - Si è conclusa intorno alle 14 la prima ispezione cadaverica di Elisa Benedetti. Il medico legale, Annamaria Verdelli, non ha voluto fornire alcuna indicazione sulle cause della morte ai giornalisti, limitandosi a dire di essersi fatta una idea a grandi linee delle cause del decesso. Nel frattempo - stando a quanto si è appreso da alcune persone che hanno partecipato alle ricerche - il cadavere della giovane è stato trovato con del fango addosso, completamente vestito (pare che la giovane si fosse tolta solo un maglione) e disteso a ridosso di un argine di un laghetto artificiale. Il corpo della giovane è stato poi trasportato in elicottero all'obitorio dell'ospedale S.Maria della Misericordia di Perugia.

LA VICENDA - Una notte di baldoria con un'amica e alcuni nordafricani, qualche bicchiere di troppo, poi un lieve incidente stradale, un inspiegabile allontanamento e una strana telefonata ai carabinieri ("mi hanno violentata"): è scomparsa così nei pressi di Perugia, Elisa Benedetti, una studentessa di 25 anni, che dopo l'incidente si è messa alla guida dell'auto trovata ieri, vuota e abbandonata, vicino ad un torrente. E' mistero sui motivi dell'allontanamento da parte della giovane, residente nei pressi di Città di Castello.

Una ragazza come tante, spiegano gli inquirenti, con una famiglia "normale". L'incidente è avvenuto intorno alle 2, nei pressi di una discoteca in località Casa del Diavolo, nel Perugino. Si è trattato soltanto di un lieve tamponamento, senza gravi conseguenze. La giovane - secondo la ricostruzione degli investigatori - era con un'amica, a bordo di un'auto, una Fiat Punto, guidata da quest'ultima. Mentre l'amica, scesa dall'auto, stava parlando con il conducente dell'altra vettura coinvolta, la venticinquenne si è allontanata alla guida della Punto. L'amica ha quindi chiamato i carabinieri per dare l'allarme. Ai militari ha, fra l'altro, detto: "Abbiamo bevuto qualche aperitivo di troppo, sono preoccupata per lei".

Anche la giovane scomparsa ha telefonato ai carabinieri dicendo di essere stata violentata e di essere poi rimasta bloccata poiché la sua auto si era impantanata, nella zona di Ponte Pattoli. Poi il suo telefonino non ha più dato segnali. Gli investigatori hanno sottolineato che la veridicità delle sue affermazioni deve ancora essere accertata. Quello che è stato accertato è che le due ragazze, dopo una serata a Perugia, si sono fermate in un bar lungo la strada per tornare a Città di Castello. Qui hanno bevuto in compagnia di alcuni ragazzi marocchini, probabilmente appena conosciuti, poi si sarebbero allontanate da sole. Una versione che sarebbe anche stata confermata da alcuni presenti nel bar, sentiti ieri dai carabinieri e dagli stessi ragazzi marocchini. Poi l'incidente e la 'fuga' della ragazza. La Fiat Punto, con il telefonino della venticinquenne al suo interno, è stata trovata ieri, in una zona di campagna, in località Civitella Benazzone, una frazione a 15 chilometri da Perugia non lontana dal luogo dell'incidente, nei pressi del torrente Ventia.