Cresce il disagio giovanile


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Assassini e suicidi tra adolescenti

L’esperto: c'è troppa rabbia nei ragazzi v

Tra i giovani aumenta il disagio. Nella sola giornata di ieri si registrano tre fatti drammatici: una studentessa si è impiccata nel bagno della scuola a Monterotondo; un ragazzo, in provincia di Lecce, si è sparato all'addome perché il papà gli negava la playstation restando ferito gravemente; una minorenne ha ucciso il padre a coltellate e lo ha fatto davanti alla madre e agli altri tre fratelli. ''C'è troppa rabbia tra i ragazzi'', commenta lo psicoterapeuta dell'età evolutiva, Federico Bianchi di Castelbianco.

''I bambini si sentono in credito e si comportano come se tutto fosse loro dovuto - afferma -. Abbiamo cambiato la società: oggi se i genitori non lavorano entrambi, non ce la fanno a campare''.

C'è un cambio della filosofia della famiglia che ha effetti sui bambini: una volta, per esempio, tornavano alle 13 a casa, ora alle cinque. Sono spinti ad essere piu' autonomi quando ancora non lo sono. Prima si diceva loro 'ormai sei grande', ma lo si faceva a sedici anni, oggi a cinque, sei, quando si è ancora immaturi'. Insomma, tutto questo è il risultato dei ritmi frenetici della famiglia. La quale, secondo Bianchi di Castelbianco, ''non ha più la possibilità di gestirsi nei ritmi e nei modi''.

Secondo lo psicoterapeuta, i fatti avvenuti oggi rispecchiano due situazioni diverse: un'incapacità nelle relazioni sociali per quanto riguarda la ragazza suicida, mentre gli altri due casi esprimono una forte rabbia verso il padre, ma anche verso tutti. ''Il gioco, insomma, ha fatto emergere la rabbia che c'era dentro'', dice Bianchi di Castelbianco, il quale riferisce come nelle scuole siano aumentati i gesti violenti da parte dei ragazzi ''che sputano, danno calci e ultimamente anche le capocciate''.