Proseguono le ricerche di Maria Sandra Mariani, la turista di San Casciano, rapita mercoledì sera nel sud dell' Algeria, vicino all'oasi di Djanet.
Nessuna rivendicazione del sequestro è stata ancora ricevuta, ma secondo fonti locali appare chiara un'implicazione di gruppi armati legati ad al Qaeda nel Maghreb islamico. Sospetti anche sulle guide che accompagnavano la donna e che sono state subito rilasciate.
La Farnesina ha chiesto alle autorità algerine di non intraprendere iniziative che mettano in pericolo la vita del- la turista italiana.
''Abbiamo parlato più volte con i familiari di Maria Sandra Mariani: ci hanno detto che vogliono il riserbo assoluto su questa vicenda che li sta colpendo. Come comunita' di San Casciano Val di Pesa siamo vicini alla famiglia e rispettiamo la volonta'. Siamo a disposizione per ogni necessità''. Lo ha detto ricevendo i giornalisti nel suo ufficio il sindaco di San Casciano Massimiliano Pescini.
''Ci risulta che la famiglia ha costanti contatti con la Farnesina e con i carabinieri, speriamo che la vicenda trovi una svolta positiva prima possibile; condividiamo la loro angoscia'', ha aggiunto il primo cittadino.
In un fugace contatto con i cronisti Marcello Mariani, zio della rapita, ha detto che ''lei aveva il mal d'Africa, la sconsigliavamo di andare in quei posti pericolosi, ma lei non ci ascoltava e organizzava questi viaggi dai suoi amici algerini''.