Tennis, Fed Cup


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Il Dream team vola in semifinale

La premiata ditta Schiavone-Pennetta non delude schiavone_australia_296

Un marchio di qualità, un bollino di garanzia, la certezza che quando in campo c'è la premiata ditta Schiavone-Pennetta l'Italia vola. Il Dream team della racchetta coniugata al femminile non fallisce l'appuntamento con la Fed Cup a Hobart: le azzurre, campionesse del mondo in carica, centrano il passaggio in semifinale superando il primo turno del gruppo mondiale con un 4-1 senza storia contro l'Australia.

Al Domain Tennis Centre, in Tasmania, decisive sono state le due regine azzurre: Francesca Schiavone ha sconfitto Samantha Stosur (la stessa avversaria travolta nella finale della storica vittoria del Roland Garros) 7-6 (7/1) 3-6 7-5 in due ore e 44 minuti di gioco, quindi il punto decisivo lo ha messo a segno Flavia Pennetta superando Jarmila Groth 6-3 6-2.

In chiusura la vittoria nel doppio: Sara Errani e Roberta Vinci hanno battuto Anastasia Rodionova e Rennae Stubbs 2-6 7-6 (7/1) 6-4 dopo aver annullato alle avversarie anche un match point nel secondo set.

In semifinale, il 16 e 17 aprile, l'Italia affronterà la Russia. Schiavone, ricordando i fasti parigini del giugno scorso, ha tenuto a bada la rivale australiana anche se nel primo set è servito il tie break per avere la meglio. L'azzurra però ha mantenuto i nervi saldi per tutto il match fino al punto finale, in cui con un dritto potente ha costretto la Stosur all'errore. Partita invece senza storia quella vinta dalla Pennetta: partenza sprint per la brindisina che sulla Groth ha fatto valere la sua maggiore esperienza.

L'Italia, bi-campione in carica e prima nel ranking per nazioni, ha vinto tre trofei negli ultimi cinque anni: le australiane non si aggiudicano la Fed Cup dal 1974 quando sconfissero in finale gli Stati Uniti. Ma le azzurre stanno diventando davvero imbattibili: dieci vittorie negli ultimi dieci singolari giocati. Flavia Pennetta è una delle colonne della squadra e anche a Hobart ha conquistato due punti che hanno spianato la strada al successo. ''Il risultato non deve ingannare - racconta la Pennetta - nel tennis non c'è nulla di facile. E' stato un match duro in cui sono partita molto, molto concentrata''.

Nella lunga trasferta australiana ha vinto 13 match e conquistato il suo primo titolo dello Slam in doppio a Melbourne in coppia con l'argentina Dulko. ''Cosa mi resta dell'Australia? - sorride l'azzurra - Tanta stanchezza, a casa rientreremo non prima di fine febbraio. Intanto abbiamo centrato il primo obiettivo della stagione che era vincere qui a Hobart in Fed Cup: abbiamo confermato di essere una grande squadra ed un grande gruppo. Ora dobbiamo rapidamente ricaricare le pile e ricominciare''.

Fa festa il capitano della squadra azzurra, Corrado Barazzutti: ''In Fed Cup servono cuore e carattere, oltre alle qualità tecniche e fisiche. Questo gruppo di ragazze ha ancora una volta dimostrato un grande attaccamento alla maglia azzurra, un grande amore per la nazionale. Sono giocatrici che tirano fuori tutto quello che hanno dentro, riescono ad esprimersi a dei livelli altissimi. Questo in Australia è stato uno degli incontri più difficili che abbiamo giocato negli ultimi anni. Le ragazze hanno confermato di essere uno squadrone e per me è un piacere essere parte di una nazionale numero uno al mondo, è il momento più alto del tennis italiano''.

Elogi anche dal presidente della federtennis, Angelo Binaghi: ''E' la più forte nazionale che il tennis italiano abbia mai avuto sia a livello di individualità che come gruppo, di squadre maschili forti ne abbiamo avute. Queste ragazze non finiscono mai di sorprenderci. Vincere in qui in Australia, in trasferta, è un risultato straordinario. In questi anni abbiamo battuto tutti, Australia, Russia, Francia, Stati Uniti in casa e fuori. Non so quante altre nazionali nella storia dello sport italiano hanno ottenuto tanti e tali straordinari successi nell'arco di quattro, cinque anni''. L'Italia rosa del tennis non delude, la Fed Cup è sempre all'insegna delle azzurre.