Attacco nell'Oceano indiano


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Petroliera italiana in mano ai pirati

Esplosi vari colpi, nessun ferito petroliera_savina_296

Una petroliera italiana è stata attaccata dai pirati mentre navigava nelle acque nell'Oceano indiano, ad est dell'isola yemenita di Socotra. L'attacco è cominciato intono alle 05:30 (ora italiana), a circa 500 miglie nautiche dalla costa indiana e a 800 da quella somala. Cinque pirati a bordo di un barchino hanno sparato varie raffiche mitra e lanciato alcuni razzi verso la petroliera Savina Caylin a bordo 5 italiani e 17 indiani, ma non ci sarebbero stati feriti.

"Stiamo monitorando la posizione e la rotta della nave che ha ridotto la velocità e questo ci fa pensare che i pirati siano saliti a bordo", ha riferito il capitano di fregata Cosimo Nicastro del comando generale della Guardia Costiera.

La Savina Caylin è una petroliera lunga 266 metri e con una stazza di 105mila tonnellate della società Fratelli D'Amato, proprietà di Luigi D'Amato; ed è stata varata nel 2008. La petroliera italiana porta un carito di greggio ed è diretta verso porto di Pasir Gudang, in Malaysia. Nella zona si sta dirigendo la fregata della marina italiana Zeffiro, impegnata nell'Oceano indiano nell'operazione anti-pirateria dell'Ue Atalanta. L'unità italiana, però, e' a due giorni di navigazione.

Alla Fratelli D'Amato, che ha sede a Napoli, per ora non vogliono parlare, ma spiegano di non esser ancora riusciti a parlare con i marinai a bordo.