di Raffaella Miliacca e Carla Toffoletti
Anche quest’anno il 10 febbraio ricorre il Giorno del ricordo. E’ stato istituito da una legge del Parlamento nel 2004, “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. La stessa legge promuove iniziative per diffondere la conoscenza di quegli eventi nelle scuole.
Una giornata che non deve diventare motivo di strumentalizzazione, ma occasione per riflettere su una parte della storia d’Italia finora poco studiata. A distanza di sessant’anni la ricerca storica ha contribuito in modo significativo a far luce sulle tragiche vicende del confine orientale, nella prospettiva di una reale integrazione e di comprensione delle sofferenze reciproche.