Sulle mascotte per le olimpiadi invernali di Sochi il Cremlino si schiera con il popolo del web: scelta ingiusta, ha detto Dmitri Medvedev, aggiungendo un altro scricchiolio agli ingranaggi del celebre tandem con Vladimir Putin. Un leopardo, una lepre e un orso polare sono stati eletti simboli per i giochi olimpici sulla neve del 2014.
Il leopardo era chiaramente il favorito del premier Putin, che sabato l'ha definito "forte, potente, veloce e bello", secondo molti influenzando la scelta della mascotte, annunciata durante una diretta televisiva. Fatto sta che dopo le dichiarazioni di Putin è stato ritirato dalla gara 'Nonno Gelo', la versione russa di Babbo Natale, uno dei simboli in gara e tra i più votati su internet.
"Quest scelta, certamente, ha avuto la sua influenza", ammette oggi il presidente del Comitato organizzativo di Sochi 2014, Dmitri Chernyshenko, che invita a "non confondere le Olimpiadi con la politica".
Confusione o meno, il leopardo è finito primo in classifica, anche se sarà affiancato dalla lepre e dall'orso Medved. E il presidente Medvedev oggi non ha evitato una battutina, che riflette i malumori che corrono da due giorni sui blog. L'occasione gli è stata fornita da una riunione dedicata alla futura carta d'identità per i russi, che sarà a sua volta oggetto di una votazione: "speriamo più giusta di quella per le mascotte dei giochi di Sochi", ha commentato il capo di stato, senza elaborare.