L’auto americana in Europa

'Sviluppo interessante' per Cadillac camaro_chevrolet_296

di Luigi del Giudice

Ginevra – Anche le vetture americane sono riapparse al Salone svizzero nel massimo splendore. Jeep, Chrysler, Chevrolet e Cadillac hanno esposto il top della produzione. Chevrolet è al centro dell’attenzione con la nuova Camaro convertible, una vettura poco nota in Italia e in Europa, ma che negli Stati Uniti è un vero mito da oltre cinquanta anni. Si tratta di una cabriolet, la versione coupé risale allo scorso anno, di grosse dimensioni, circa 5 metri, che ospita bene 4 persone. Grossa cilindrata, 6.000 cc, e tanta potenza con una linea che, se non elegante quanto il modello della quarta serie, decisamente raccoglie il top della sportività.

C’è, poi, una piccola gamma delle Cadillac, con vere novità sia tecnologiche, sia di design. C’è la CTS, la CTS-V, berlina e station wagon, l’SRX, l’Escalade e la Platinum. Sono veri gioielli di stile e di raffinatezza, con interni lussuosi come poche vetture che non hanno nulla da invidiare a quelle europee; anzi, sotto alcuni aspetti hanno maggiore confort e attrattiva.

Ma che futuro hanno queste vetture in Europa e, meglio ancora, in Italia? Le previsioni non sono ideali. Manca un’adeguata pubblicità per renderle più conoscibili al pubblico, come manca anche una struttura adeguata perché il cliente sia attratto.

Ma poniamo la domanda a Gorazd Klopcic, direttore marketing per l’Europa della Cadillac. Klopcic si mostra abbastanza fiducioso per uno sviluppo delle Cadillac. “Abbiamo –dice- una gamma competitiva con i marchi europei e tedeschi in particolare. Le previsioni, quindi, possono essere rilevanti. Naturalmente, in un mercato europeo con cifre ridotte”.

“Il nostro progetto di sviluppo –aggiunge Klopcic- è abbastanza completo. Abbiamo una rete di vendita con 40 concessionari in Europa, di cui otto in Italia. Sono tutti importatori diretti che acquistano le vetture direttamente a Detroit. Noi abbiamo realizzato e messo in piedi la struttura generale.”

“Su queste basi – continua Klopcic- pensiamo che l’auto americana in Europa abbia un futuro piuttosto interessante. Nella nostra gamma, abbiamo la nuova SRX, una nuova Suv, l’Escalade, di 6.2 litri, che viene costruita anche nella versione ibrida con una cilindrata di 6.000 cc. Abbiamo, così, tre linee di vetture: la CTS, berlina, coupé e wagon; la CTS-V, sempre berlina, coupé e wagon e la SRX”.

Klopcic a sostegno della sua tesi parla di una futura Cadillac di dimensioni più piccole della CTS e che potrebbe essere concorrenziale alla BMW Serie 3. Quando arriverà? “Non prima di una anno, ma senz’altro prima di 5 anni -conclude”.

Saranno sufficienti le premesse di Klopcic per migliorare le vendite delle auto americane in Italia? Abbiamo seri dubbi, anche perché l’automobilista italiano, meno quello tedesco, si spaventa alla sola idea di una vettura di grossa cilindrata. Perché? Assicurazione, bollo e così via.