di Mauro Caputi
L'Inter resiste al nuovo scatto del Milan (vincitore nell'anticipo del 28° turno sul campo della Juventus), mentre il Napoli si fa fermare in casa dal Brescia. I nerazzurri si riportano a -5 dai cugini, mentre il Napoli scivola a -8. E già si profila il derby milanese d'inizio aprile come partita decisiva del campionato.
A San Siro va in scena, ancora una volta, un'Inter a due facce: sconcertante nel primo tempo, determinata e micidiale nella ripresa. Così il Genoa non ha problemi a tenere lontani i pericoli per 45' e addirittura trova il vantaggio con un bel diagonale di Palacio al 40'. Nell'intervallo la scossa di Leonardo, che lascia Stankovic negli spogliatoi e inserisce Pandev. Bastano 6' per capovolgere la gara: al 50' Maicon serve il taglio di Pazzini che fissa l'1-1; al 51' tiro di Pandev, papera di Eduardo che non trattiene e tocco di Eto'o. Al 57' ancora il camerunense ruba palla a Mesto sulla fascia, semina il panico in area e mette al sicuro il punteggio. La partita finisce sostanzialmente qui. Al 71' una bella combinazione Eto'o-Sneijder libera Pandev solo davanti alla porta vuota per il 4-1. E all'84' fa centro anche Nagatomo, al primo gol nell'Inter, appena entrato al posto di Ranocchia. Al 91' Boselli di testa su cross di Palacio fissa il 5-2 da consegnare alle statistiche.
Nervoso 0-0 al 'San Paolo' dove il Napoli non riesce ad avere la meglio sul Brescia. I partenopei sembrano più impegnati a recriminare su presunti rigori (nel primo tempo Mazzarri di fa espellere per proteste davvero eccessive, vista anche la rilevanza dell'episodio contestato) che a far valere l'indiscutibile superiorità tecnica. Gli ospiti fanno la tipica partita della provinciale sul campo della grande e ne escono meritatamente premiati con un punto. Anzi, proprio alla fine Caracciolo manca una clamorosa occasione in contropiede, anche per la freddezza di De Sanctis. Nel primo tempo si era distinto il collega di ruolo, Arcari, bravo a dire no ad Hamsik e al colpo di testa di Zuniga.
Udinese di misura sul Bari al 'Friuli'. A decidere la partita è il rigore di Di Natale (22 centri per Totò) al 75' generato da un ingenuo intervento di Parisi su Sanchez. La squadra di Guidolin è evidentemente più a suo agio con le grandi e ha molti problemi a trovare gli spazi nell'accorta difesa pugliese. Sanchez riesce ad andar via una sola volta e si trova di fronte un grande Gillet. Dall'altra parte il tiro da fuori di Ghezzal chiama Handanovic al grande intervento. Per sbloccare ci vuole l'episodio, che capita, come detto, al 75'. Ma non finisce lì, perché Rudolf, proprio al 90' quasi ammutolisce lo stadio. E' ancora un grande Handanovic a salvare l'1-0.
La Lazio risponde nel posticipo serale riprendendosi la quarta piazza lasciata ai friulani solo per qualche ora. L'esordio di Serse Cosmi sulla panchina del Palermo non è né fortunato né positivo. I biancocelesti vincono 2-0 all'Olimpico risolvendo la partita in nemmeno 20'. L'asse Ledesma-Sculli è imdigesto per la difesa rosanero: al 7' l'italoargentino serve nello spazio l'ex genoano che brucia Sirigu con un bel tocco; al 18' il lob del regista pesca l'attaccante che anticipa di testa l'uscita di Sirigu. Primi due gol in campionato per Sculli (sul secondo l'ombra di un probabile fuorigioco) e reazione del Palermo che si limita a un buon avvitamento di Pastore, su cui si esibisce Muslera. Nella ripresa la Lazio non si danna certo l'anima per contenere i tentativi degli ospiti e, anzi, ha una buona occasione sulla testa di Stendardo. Per il Palermo si tratta della quarta sconfitta consecutiva.
Pomeriggio sereno per la Fiorentina che ritrova i gol di Mutu e una rotonda vittoria. A fare le spese del 3-0 al 'Franchi' è un Catania spento rispetto alla squadra guerriera della scorsa settimana. Il rumeno dà l'impronta alla partita con un facile colpo di testa su schema d'angolo al 21' e sfruttando un'infortunio collettivo della difesa etnea al 24'. Tutto in discesa per i viola che mettono il punto esclamativo al 61' con Gilardino, liberato proprio da un rapido contropiede di Mutu (il Catania protesta per il fuorigioco di Montolivo che partecipa con l'ultimo tocco a Gilardino).
Rocambolesco 2-2 fra Bologna e Cagliari. Partita apertissima con Nainggolan che prende il palo dopo pochi minuti e i padroni di casa che trovano il vantaggio con il rigore di Di Vaio (fallo di Biondini sullo stesso attaccante felsineo) al 29'. Ripresa combattutissima. Il Cagliari pareggia con la stoccata di Cossu dopo una progressione di Nainggolan sulla fascia (polemiche per la posizione del pallone, che sembra oltre la linea di fondo, sul cross del belga) al 59' e va in vantaggio con Ragatzu che all'83' risolve una mischia su corner (svagata la difesa rossoblù). Bologna generosamente in forcing, premiato all'ultimo secondo dei 4' di recupero: Ramirez batte di sinistro dopo la corta respinta di Agazzi nella ressa su calcio d'angolo.
Altro passo avanti, in chiave salvezza, e seconda vittoria consecutiva per il Cesena. I romagnoli espugnano 'Marassi' superando 3-2 una Sampdoria quasi risucchiata nella lotta per non retrocedere dopo le pesanti cessioni di gennaio. Il risultato è anche meno rotondo di quanto meriterebbero gli uomini di Ficcadeti, partiti timidi ma cresciuti di fronte all'inconsistenza dei blucerchiati. Parolo sblocca lo score al 43' e dopo l'intervallo si scatena Giaccherini, a segno al 46' con una bella demi-voleé e al 47' dopo aver rubato palla all'incerto Gastaldello. Partita in ghiaccio riaperta all'83' da Antonioli che non trattiene una punizione di Maccarone e serve il tap-in a Volta. Al 47' Maccarone trasforma un dubbio rigore (l'arbitro Pierpaoli vede un contatto in mischia), ma non c'è proprio più tempo per provare a rientrare. Potrebbe essere segnato il destino dell'allenatore doriano Di Carlo.
Reti bianche al 'Bentegodi' fra Chievo e Parma. I padroni di casa interrompono la striscia di tre sconfitte consecutive con una partita affatto esaltante. A un primo tempo senza sussulti segue una ripresa più vivace (anche perché il contrario era impossibile). Ci provano Jokic e Pellissier per i padroni di casa, risponde Bojinov per gli ospiti. Il ducale Paletta viene espulso a un quarto d'ora dalla fine per somma di ammonizioni. 0-0 giusto e posta divisa in attesa di tempi migliori per entrambe.