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Donne d'Africa, riconoscerne il ruolo

Guido Barbera, presidente Cooperazione Cispi m

"Noi abbiamo proposto alla comunità internazionale di dare questo Premio Nobel per la Pace alle donne africane proprio per richiamare l'attenzione del mondo su quello che le donne fanno pure nel silenzio, senza riconoscimento".

Lo afferma a Televideo Guido Barbera, presidente Cooperazione Cispi.

"Non è il premio materiale che può cambiare l'Africa o risolvere i problemi delle donne ma il riconoscimento che noi dobbiamo dare al ruolo della donna in Africa e in tanti altri contesti".

COOPERAZIONE NON E' SOLO FARE UN POZZO
"Il riconoscimento alle donne africane è un modo anche di fare cooperazione. La cooperazione materiale per costruire un pozzo,una scuola o un ospedale, è importante ma non è sufficiente. La cooperazione deve anche costruire la capacità di convivere insieme e di garantire un minimo di benessere", dice Barbera.

"Riconoscere la collettività delle donne africane come protagoniste della costruzione del tessuto familiare che diventa poi tessuto sociale è fondamentale per una svolta nel continente africano e forse anche nelle nostre società di oggi".

"Le donne rappresentano la vera forza dell'Africa, esse sono il motore a livello economico che garantisce la vita e la sussistenza della famiglia", afferma Guido Barbera di Cooperazione Cispi".

"Le africane hanno avviato decine di migliaia di piccole imprese grazie al microcrocredito" e sono loro che oltre a accudire i propri figli accudiscono gli orfani della violenza della guerra".

"I problemi più gravi sono legati al rispetto dei diritti umani delle donne soprattutto a livello della salute e delle violenze sessuali e inoltre al mancato riconoscimento del ruolo della donna nella società".

"DONNA AFRICANA NON POSSIEDE NULLA"
"La donna difficilmente in Africa, pur pilastro dell'economia, ha possibilità di gestire le risorse: non è proprietaria nemmeno delle terre che coltiva e sappiamo bene che se non si possiede nulla non si può essere motore di sviluppo. E'un diritto che va riconosciuto".

"Un grande lavoro sulla questione di genere si sta sviluppando in Africa. La donna ricopre un ruolo di costruttore delle relazioni che in molte aree di conflitto, come oggi in Costa d'Avorio, permette di superare tensioni e divisioni e arrivare a costruire le condizioni per la pace. L'abbiamo visto in Liberia, Ruanda, Congo. Il lavoro è delle donne ma sono gli uomini a emergere".

"NON BASTA VOLONTA' POLITICA STATI"
"Per cambiare la situazione delle donne in Africa non basta la volontà politica dei singoli Stati. La pace, la convivenza le costruiamo tutti quanti insieme e le donne africane ce lo dimostrano perchè riescono a vivere insieme e ad andare oltre le violenze. E a volte riescono ad andare oltre le violenze anche degli eserciti che vanno per la pace e fanno invece violenza sulle donne (fatti documentati)", dice Guido Barbera.

"Le donne riescono a superare le violenze perché il loro fine ultimo è quello di garantire il futuro ai loro figli".