Africana, madre, avvocato, ma anche attivista politica e blogger. Ory Okolloh, che vive e lavora in Sudafrica, è simbolo della"generazione dei ghepardi", piccolo esercito di giovani africani che attraverso le nuove tecnologie lancia attività imprenditoriali e promuove iniziative sociali e commerciali. Sua è una piattaforma internazionale che raccoglie testimonianze, via mail o sms, di chi è in aree di guerra o di crisi.
"La rivoluzione consiste nel mettere testimonianze dirette a disposizione di tutti", dice, invitando giovani e donne a denunciare sul web le ingiustizie sociali e a partecipare a dibattiti sulla vita politica e sociale del loro Paese.
HENRIETTE,"UNA PICCOLA LUCE PER VOI"
Henriette è una delle molte donne di un quartiere della città di Bobo-Dioulasso in Burkina Faso, che fa parte del gruppo "Yeleen-lumière". Nel 2002 durante un corso di alfabetizzazione alcune donne si sono chieste come avrebbero potuto salvare la vita di vedove e donne abbandonate. "Abbiamo cominciato a cercare dei mezzi per aiutarle e la natura ci ha dato un segno: estrarre burro dalle noci di karitè" e l'attività è andata avanti.
"All'inizio avevamo due ambizioni: restituire vita e dignità alle nostre sorelle e dare valore alle ricchezze della terra africana. Ora possiamo dire con orgoglio: Ci siamo riuscite!".
NATALIE: CON GLI ALTRI PER CAMBIARE
Natalie Denà, attivista della AejtCI, Associazione di difesa dei diritti dei bambini e giovani lavoratori della Costa d'Avorio. "Ho conosciuto l'associazione quando non potendo proseguire gli studi ho cominciato a lavorare per sostenere la mia famiglia, è stato un incontro importante perché ho capito che insieme agli altri avrei potuto fare qualcosa di concreto per cambiare la nostra vita".
L'Aejt è un'associazione nata quando nel 1994 un gruppo di lavoratrici del Senegal ha chiesto di veder riconosciuti i loro diritti. Ora è un grande movimento che difende i diritti dei bambini lavoratori in 21 Paesi africani.