Sisma in Giappone, lo spettro nucleare


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La centrale di Fukushima e i rischi

E' uno dei 25 impianti nucleari più grandi del mondo. E' diventata operativa nel 1971



La centrale Fukushima I, per la quale é stata dichiarata la prima emergenza nucleare ufficiale in Giappone, è uno dei 25 impianti nucleari più grandi del mondo. Gestita dalla Tokyo Electric Power Company (Tepco), la centrale si trova nella città di Okuma, a circa 200 chilometri da Tokyo, nella prefettura di Fukushima ed è costituita da sei unità separate fra loro, che complessivamente hanno una produzione di 4,7 GW. A circa 11 chilometri dalla centrale di Fukushima I si trova un altro impianto nucleare, quello di Fukushima 2.



Al momento del terremoto erano in funzione tre dei sei reattori, che si sono spenti automaticamente, mentre gli altri tre erano fermi per manutenzione. Si tratta di centrali del tipo BWR (Boiling water reactor), un modello progettato negli Stati Uniti negli anni '50. La costruzione dell'impianto giapponese è cominciata a partire dal 1966 e la centrale è diventata operativa nel 1971. Le centrali del tipo Bwr utilizzano acqua demineralizzata per raffreddare il reattore. Il calore prodotto dal processo di fissione nucleare che avviene all'interno del reattore viene raffreddato dall'acqua che, riscaldandosi, vaporizza. Il vapore così ottenuto viene utilizzato per azionare una turbina e quindi viene fatto condensare e torna ad essere acqua allo stato liquido che rientra in circolo nel reattore.



Cosa accade con la rottura delle barre di uranio
La rottura delle barre di combustibile può provocare la fuoriuscita dall'impianto di isotopi radioattivi come iodio 131. Le barre di combustibile sono tubi di acciaio dal diametro di un centimetro e lunghi quattro metri; al loro interno si trova il combustibile in forma di pastiglie. Nel caso di rottura delle barre, gli isotopi radioattivi dei quali è pieno il combustibile possono fuoriuscire e passare nell'acqua di raffreddamento e da qui nel vapore che viene scaricato all'esterno dell'impianto.