Si cerca di evitare un'altra Chernobyl


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Fukushima, corsa contro il tempo

Mentre si continuano a contare le vittime e i danni dello tsunami che ha devastato il Giappone, gli sforzi si concentrano soprattutto sul rischio nucleare m

A tre giorni dal devastante terremoto che ha colpito il Giappone, mentre si continuano a contare le vittime e i danni dello tsunami, gli sforzi si concentrano soprattutto sul rischio nucleare e si lotta per evitare al mondo una nuova Chernobyl. Una seconda esplosione si è verificata oggi nell'impianto nucleare di Fukushima n.1 nel nord est del Giappone, facendo saltare una parte del tetto della gabbia di contenimento senza danneggiare il reattore, secondo funzionari giapponesi. Secondo alcuni di questi le esplosioni sono state due in rapida successione. La deflagrazione ha causato il ferimento di undici persone una delle quali, investita da una forte quantità di radiazioni, è in condizioni gravi. E nel reattore n.2 le barre di combustibile nucleare sono totalmente esposte, cosa che - anche secondo la società che gestisce la centrale, la Tepco - impedisce di escludere il rischio di una fusione.

A questo proposito i tecnici della centrale sono già al lavoro per tentare di far rialzare il livello dell'acqua e coprire così le barre di combustibile. Nell'impianto altri due reattori sono stati danneggiati dal terremoto. Nel vicino stabilimento di Fukushima n.2, 10 chilometri di distanza, la situazione si è stabilizzata in due reattori, ma un altro continua ad avere dei problemi. Ad aggravare la situazione oggi ci sono stati anche un nuovo allarme tsunami, subito rientrato, e una nuove forte scossa di assestamento di magnitudo 6,2, alla quale secondo le previsioni ne seguiranno altre, avvertita anche a Tokyo. L'epicentro è stato individuato nella prefettura di Ibaraki, a circa cento chilometri dal centro della capitale giapponese. Intanto, si continuano a contare le vittime. Secondo l'ultimo conteggio della polizia morti e dispersi in seguito al terremoto e allo tsunami sono almeno 5.000. Tuttavia, si ritiene che si tratti di un bilancio destinato ad aumentare e che quello finale supererà le diecimila vittime.Sulla situazione nella centrale di Onegawa oggi si e' pronunciata l'Agenzia Internazionale per la Sicurezza Nucleare (Aiea), che definito ''sotto controllo'' la situazione nei tre reattori. Per la centrale di Fukushima 1 al momento ''il dato confortante'' e' che ''i contenitori che prevengono il rilascio incontrollato di radioattivita' all'esterno sono intatti'', ha detto Lamberto Matteocci, responsabile del Servizio controllo attivita' nucleari del Dipartimento nucleare dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) preposto a tenere rapporti ufficiali con l'Aiea. ''Il contenimento di tutte le unita' - ha riferito - e' garantito anche grazie ai rilasci controllati per diminuire la pressione''. I ''gusci'' che racchiudono i reattori sono al momento integri in tutte e 4 le centrali (per un totale di 11 reattori) che finora hanno avuto problemi di raffreddamento. Continuano a funzionare regolarmente le altre 50 centrali nucleari attive in Giappone.