Operazione in 13 Paesi europei


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Colpiti i ‘pedofili culturali’

Più di 100 arresti, 18 gli italiani coinvolti bambini_pedofilia_296

Vasta operazione internazionale contro la pedofilia on-line in 13 Paesi d'Europa e negli Stati Uniti. Per la polizia postale e delle comunicazioni e' una delle maggiori indagini mai compiute in questo specifico settore. Da fonti giudiziarie si e' appreso che e' stato colpito il settore 'ideologico' della pedofilia. Secondo quanto reso noto sul sito di Europol gli arresti compiuti nell'ambito dell'operazione sono oltre cento.

Le indagini sono state avviate dalla Polizia postale di Catania e coordinate dalla locale Procura distrettuale in collegamento con Europol. Centosettantatre i minorenni vittime di abusi identificati, 459 gli indagati e 71 le persone arrestate. Questo è il bilancio, considerato provvisorio, dell'operazione 'Rescue contro quella che la polizia postale di Catania ritiene la maggiore grande rete internazionale di pedofili con collegamenti in varie parti del mondo.

Sono 18 gli italiani coinvolti, uno di loro, un calabrese di 24 anni, è stato arrestato per produzione di materiale pedo-pornografico.

L'analisi del materiale informatico dell'arrestato ha consentito di individuare un bambino italiano, di 8 anni, residente in Sicilia, vittima di abusi che sono stati ripresi e registrati in un video. I Paesi europei coinvolti nell'inchiesta sono Australia, Belgio, Canada, Grecia, Islanda, Italia, Olanda, Nuova Zelanda, Polonia, Romania, Spagna, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.

Le indagini della polizia postale sono state coordinata dal procuratore aggiunto di Catania, Marisca Scavo, che ha disposto numerose perquisizioni per 18 italiani indagati per divulgazione di materiale pedopornografico e per apologia di delitto. Sono state eseguite in quattordici città: Bari, Bergamo, Como, Cuneo, L'Aquila, Milano, Monza, Napoli, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Torino, Varese, Venezia e Udine. Molti indagati hanno confermato di essere utenti iscritti al sito pedofilo. Sono impiegati, professionisti, studenti, un pensionato, un seminarista, un allenatore di basket per bambini, e hanno un'eta' media di 30 anni.

''E' finalmente scattata la prima operazione internazionale contro i 'pedofili culturali', le loro reti, i loro traffici e abusi su minori''. Lo afferma, in una nota, l'Associazione Meter di Avola guidata da don Fortunato di Noto, in relazione all'operazione antipedofili scattata stamane in 14 Paesi, che ha avuto origine da una segnalazione della stessa associazione.

''L'operazione di oggi - sottolinea - è la dimostrazione che quando Meter e don Di Noto hanno denunciato reti di lobby pedofile di finti 'intellettuali' hanno visto giusto. Si tratta - aggiunge Meter - di personaggi che negli anni si sono organizzati celebrando la 'giornata dell'orgoglio pedofilo'' e costituendo movimenti, partiti e gruppi internazionali allo scopo di promuovere la violenza sessuale e l'abuso sui minori mascherandolo da 'progresso' culturale e morale''.

L'associazione riporta inoltre un dialogo inedito, del 2006, estratto da conversazione Msn di pedofili italiani che si sono dati appuntamento in una città europea per ''celebrare la loro pedofilia'' stabilendo e discutendo sull'età' di preferenza dei bambini, e sottolinea come ''non sono mancati gli attacchi, fino a poco tempo fa, seri contro don Di Noto e l'impegno di Meter, attacchi per screditare l'operato e la reputazione sana del sacerdote siciliano''.