di Nicola Iannello
Milan a -3 dall’Inter col pareggio dell’Olimpico di Torino. Per i granata, un punto che vale una boccata d’ossigeno in una classifica deficitaria. Il posticipo della tredicesima giornata termina 2-2. Granata con Rosina e Bianchi in avanti accanto a Stellone. Rossoneri a “albero di Natale”, con Pirlo che torna in campo dal primo minuto. Maldini è al centro della difesa con Kaladze. In attacco, Kakà e Ronaldinho dietro Pato.
Si comincia con un minuto di raccoglimento per ricordare lo studente morto nel crollo di un controsoffitto in un liceo di Rivoli, alle porte di Torino. Più Toro che Milan in avvio, con Rosina e Dzemaili (due volte al tiro, fuori di poco) in evidenza. La squadra di Ancelotti stenta a trovare le misure e il Toro passa (24’): Stellone gira in rete di testa un cross dalla sinistra di Rosina. Lo svantaggio sembra svegliare il Milan che trova subito il pareggio: assist in verticale di Gattuso per Pato che sul filo del fuorigioco fulmina Sereni (28’). I rossoneri insistono. Punizione dal limite dell’area granata per fallo su Kakà. L’esecuzione di Ronaldinho a scavalcare la barriera è imparabile (34’).
Alla ripresa, Pato subito pericoloso (47’) ma il suo tiro è alto. Dzemaili ancora alla conclusione da fuori, ma non inquadra la porta (50’). Kaladze salva su Stellone in area (53’). Il Toro prende coraggio e il Milan arretra. Conclusione fiacca di Bianchi che Abbiati non trattiene, irrompe Stellone e il portiere rossonero attanaglia (55’). Sul cambio di fronte, una conclusione a rete di Ronaldinho viene fermata di braccio da Pratali: Farina giudica involontario l’intervento. De Biasi getta nella mischia Zanetti e Abbruscato per Natali e Barone. Nel Milan Emerson sostituisce Pirlo. Dopo il mani in area granata, è un mani in area rossonera a fissare il risultato della partita. Kaladze intercetta col pugno a braccio teso un tiro cross. Per Farina, stavolta è rigore, tra le proteste milaniste. Rosina trasforma spiazzando Abbiati (77’). Ancelotti prova la carta Shevchenko che rileva Gattuso. L’ucraino si presenta con un tiro a girare, facile preda di Sereni (82’). Ma le squadre sono stanche e il risultato non cambia. Per il Milan ancora un pari amaro in trasferta, dopo quello di Lecce, due settimane fa. Il Toro aggancia proprio il Lecce al quartultimo posto.
Nel pomeriggio il Napoli al “San Paolo”, si è fatto raggiungere due volte dal Cagliari. In vantaggio con Hamsik, subisce il pareggio di Lopez; alla punizione di Lavezzi ribatte Conti al 5’ di recupero per il 2-2 finale. Finisce in pareggio 1-1 anche la sfida dell’Olimpico di Roma tra Lazio e Genoa. Di fronte il miglior attacco (22 i gol biancocelesti con quello di oggi) e il capocannoniere del campionato, Milito, che sale a undici con la marcatura di oggi. “El Principe”, fallisce anche un rigore col risultato in parità ma si fa perdonare poco dopo (69’). Un’ incertezza di Rubinho su tiro di Dabo undici minuti dopo ristabilisce l’equilibrio. Il Catania cade in casa di una Sampdoria in salute. La squadra di Zenga non riesce proprio a fare punti lontano dal “Massimino” e incassa un pesante 3-0 che porta le firme di Bellucci (6’) e due volte di Cassano (62’ e 91’). La Roma, rinfrancata dal successo nel derby di sette giorni fa, vola “al via del Mare” con il tris calato dall’ex Vucinic (11’),da Juan (38’) e da Totti (59’). Per il Lecce, che quindici giorni fa aveva pareggiato col Milan, è la seconda sconfitta consecutiva, dopo quella rimediata dalla Sampdoria. Il Palermo agguanta il pari a tempo scaduto a Bologna, con Succi. Il vantaggio del Bologna (20’) con Di Vaio, al settimo gol in campionato. La Reggina travolge in casa un’Atalanta apparsa irriconoscibile, dopo il successo di una settimana fa sul Napoli. Di capitan Cozza su punizione (10’) e di Corradi (21’ e 79’) le reti di un 3-1, mitigato dal gol di Doni a tempo scaduto. Il Siena passa a Verona in casa di un Chievo sempre ultimo in classifica. Nella ripresa decidono due rigori, trasformati da Galloppa e da Maccarone.
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