Il premio letterario “NarreRai”


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Dedicare tempo all'immaginazione

Il premio letterario riservato ai dipendenti del gruppo Rai va, quest'anno, a tre romanzi brevi b

di Rita Piccolini

Per la seconda volta da quando è stato istituito, nel 2009, in occasione dei sessant’anni dalla fondazione della casa editrice Eri, è stato assegnato il premio letterario riservato ai dipendenti del gruppo Rai, NarreRai. Quest’anno il premio va ex aequo a tre romanzi brevi: “Nera la notte” di Riccardo Besole; “La maschera” di Emanuele Gagliardi; “Il monocolo” di Luigi Michele Perri. Ai tre vincitori è stata consegnata simbolicamente la copertina della loro opera che verrà pubblicata il prossimo settembre.

C’è allegria nella Sala degli Arazzi in viale Mazzini a Roma, dove viene consegnato il premio, perché a essere premiati sono tre dipendenti della Rai che hanno dedicato tempo all’immaginazione, rimettendo al centro la parola e la sua forza e creando opere che colpiscono per la loro freschezza e vivacità. Naturalmente c’è emozione, perché prima di essere premiati viene letto l’incipit dei loro romanzi, e fioccano gli applausi dei colleghi presenti per festeggiarli. C’è anche ironia da parte di alcuni dei giurati che raccontano l’attenzione con cui hanno letto gli oltre cento manoscritti presentati, e la sorpresa e l’imbarazzo di dover scegliere tra molte proposte valide, molte originali, alcune stravaganti, con qualche incertezza e ingenuità letterarie, ma tutte significative. Si intravede, al di là delle parole, la serietà con cui tutti hanno affrontato questo “gioco” impegnativo, gioco, spiegano i giurati, che per qualcuno potrebbe diventare qualcosa di più.

Del resto la buona lettura e lo scrivere sono valori che si stanno diffondendo sempre di più, contrariamente a quanto percepisce il senso comune che descrive gran parte degli italiani come un branco di semi- analfabeti le cui menti si sono irrimediabilmente intorpidite davanti ai reality show . Lo rivelano le indagini di mercato da cui emerge che il 45% degli italiani legge almeno un libro l’anno, che il 21% ne legge almeno tre, che le donne leggono più degli uomini, e che i giovani leggono più degli anziani. I luoghi comuni sono ribaltati. Non è vero che i nostri ragazzi si limitano a navigare e a rimanere sempre e solo sull’eterna superficie dell’informazione veloce di “google”. Il loro interesse per la lettura c’è, ed è quella tradizionale fatta sui libri, quelli veri che troviamo sugli scaffali delle librerie. Scherza una dei giurati, Marino Sinibaldi: ”Il 45 % degli italiani legge, l’altro 55% scrive”. Forse stiamo diventando un po’ grafomani? E anche se fosse? Scrivere è un’esperienza importante e impegnativa e le persone che sanno scrivere bene sono un valore, quindi spazio alla creatività e al libero sfogo dei sentimenti.

Sorride e scherza anche Roberto Giacobbo, un altro dei giurati, che prima di raccontare la sua strana e positiva esperienza di esaminatore di manoscritti, scatena l’ilarità generale rassicurando che il prossimo 11 maggio non ci sarà il terremoto a Roma…Evviva! Risate e sospiri di sollievo. “E’ la prima cosa che dico ormai a tutti –spiega l’autore di Voyager - prima ancora che mi venga posta l’inevitabile domanda, nelle più diverse circostanze, da quelle ufficiali a quelle della vita di ogni giorno. No, il terremoto a Roma l’11 maggio non ci sarà, non ci sono né atti né documentazione in tal senso”. Bene. Qualcuno dei presenti fa notare che comunque il prossimo libro di Giacobbo in uscita nei prossimi giorni nelle librerie si intitola “Al di là”, e questo non sembra essere esattamente di buon auspicio! Altre risate. Fa bene scherzare e sorridere dei catastrofismi annunciati. Abbiamo tante catastrofi vere da affrontare che delle profezie più o meno stravaganti è meglio infischiarsene.

Pasquale D’Alessandro, un altro dei giurati, loda particolarmente uno dei tre racconti:”Monocolo” definendolo “un piccolo vero romanzo storico”, con atti giudiziari veri alternati alla trama frutto della libera fantasia dell’autore. Complimenti a tutti gli scrittori dilettanti dunque, sia ai vincitori che a tutti gli altri volenterosi. Ci si può comunque riprovare. Arrivederci al prossimo premio.

La giuria del premio è stata composta da Pasquale D’Alessandro; Roberto Giacobbo; Fabrizio Maffei; Franco Matteucci; Barbara Scaramucci; Marino Sinibaldi; Francesco De Vescovi.