La dottoressa Sarteur, ginecologa del Servizio Soccorso contro la violenza sessuale dell’ospedale Sant’Anna di Torino, ci spiega che nel centro operano 12 ginecologhe, alcune reperibili sempre, appunto come lei.
Sono molte le donne che ricorrono al vostro servizio?
"Assolutamente sì. Quello della violenza sessuale è un fenomeno che non accenna a diminuire".
I responsabili di questo tipo di violenza sono in maggioranza sconosciuti o membri della famiglia?
"Effettivamente il tipo di violenza prevalente avviene, se non all’interno della famiglia, comunque da far risalire a conoscenti molto stretti come cugini, zii, suoceri. C’ è un’altissima percentuale anche per le donne che riceviamo noi. Calcoli che oggi 24 novembre siamo a 103 donne viste dall’inizio dell’anno e naturalmente per quello che riguarda la città di Torino noi vediamo solo le manifestazioni più eclatanti, cioè o quelle raccolte da polizia e carabinieri o che riguardano minori o chi nell’aggressione ha subito delle lesioni arrivano in ospedale. Ma vi è tutto un mondo sommerso che non denuncia le volenze o lo fa molto tardivamente. Chiunque fa questo mestiere e impari a fare le domande giuste o a recepire segnali che le donne mandano anche quando vengono alle visite di controllo, si rende conto che l’incidenza di donne, non dico violate, ma comunque turbate nel loro percorso di vita o da familiari o da conoscenti è altissima".
Ha una storia da raccontare che l’ha colpita particolarmente?
“Di storie ne avrei tantissime. Per esempio di recente mi ha molto colpito la vicenda di una ragazza giovane, di vent’ anni, che per motivi economici è costretta insieme al fidanzato a convivere nella casa di lui poi per puro caso si è scoperto che lei subiva violenze ripetute da parte del suocero da un paio d’anni e non diceva nulla perché le condizioni economiche non avrebbero mai consentito a loro di abbandonare quella casa e in qualche modo lei, una persona molto semplice anche dal punto di vista psicologico, accettava e subiva in silenzio. Questa storia mi ha colpito tantissimo perché si rifà a tanti argomenti tutti insieme: il disagio economico, il disagio sociale e in più il fatto di essere femmina lo pagava due volte. Il “signore” è stato arrestato e allontanato dalla famiglia e si è scoperto che aveva abusato anche delle figlie in giovane età”.
L. C.