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Violenza sulle donne: i numeri

I dati dell'Istat 296_donna_picchiata_3

Un milione e 400 mila donne italiane hanno subito violenza fisica e sessuale prima dei 16 anni, secondo un’elaborazione dei dati dell’ultima indagine Istat. I parenti sono responsabili del 24,8% di queste violenze, quasi quanto quelle commesse da estranei (pari complessivamente al 24,8%).

Drammatico anche il dato secondo il quale 14 milioni di donne italiane sono oggetto di violenza fisica, sessuale, psicologica nel corso della vita. Circa 6 milioni e 271 mila , il 30,5% delle donne, hanno subito la violenza dal partner, 2 milioni e 77 mila sono state oggetto di stalking da parte di un ex partner.

Gravi violenze dal padre e dai fratelli per l’80,4% e il 73,2% delle ragazze giovani. Se il patrigno o il padre adottivo sono autori dell’1,4% delle violenze, nel caso di violenze ripetute si arriva al 100%. Percentuale che è del 96,2% fra i padri e dell’82,6% fra i nonni.

Molto alta è la quota delle giovanissime che non parlano con nessuno della violenza subita, pari al 53%, un dato maggiore rispetto a quelle che hanno subito violenza dopo i 16 anni.

Seondo i dati forniti dall’Udi (Unione donne italiane) la violenza è la maggiore causa di morte tra i 16 e 50 anni, viene prima di malattie o di incidenti stradali. Un morto ogni due giorni, oltre 1300 vittime in sei anni – rilevano i dati degli ultimi due rapporti Eures-Ansa sull’omicidio volontario in Italia negli anni 2005-2006. La famiglia italiana in sostanza uccide più della mafia, della criminalità organizzata straniera e di quella comune.

Nel 2006 le vittime di omicidi in famiglia sono state 195, pari al 31,7% di quelle complessive. Le vittime di mafia, sempre nel 2006, sono state il 25,2% del totale. Quasi la metà degli omicidi in famiglia avviene al Nord (48,4%), mentre al Sud la percentuale è del 31,8% e al Centro il 20%. La Lombardia ha il triste primato per numero di omicidi (30), seguono il Veneto con 22 e la Campania con 18. Delle 195 vittime del 2006, 134 sono donne.

Il rischio più elevato è per le non occuate tra i 25 e 54 anni. Ed è proprio nel rapporto di coppia che avviene oltre la metà degli omicidi (52,8%).

L. C.