Prezzi in salita con aumenti ben oltre l'inflazione per la prima colazione al bar. Quest'anno per un caffe' e un cornetto si arrivano a spendere quasi 2 euro, il 13,5% in piu' e, non va meglio a casa dove si risparmia qualcosa ma si spende sempre molto per il lievitare dei costi di tutti i prodotti , con rincari medi del 3%. A fare una vera e propria fotografia dui prezzi della prima colazione e' un'indagine condotta dall' associazione dei consumatori Adoc, diffusa dall'Adnkronos.
"La crisi si avverte sin dal mattino mentre si fa colazione -dichiara Carlo Pileri, presidente dell'Adoc - tra le mura domestiche i rialzi maggiori li hanno subiti la frutta (+11,1%), i succhi di frutta (+7,6%), le merendine preconfezionate (+7,3%) e il burro (+5,5%). Rincari anche per lo zucchero (+2,9%), il miele (+3,4%), il latte (+1,8%), i cereali (+1,9%). Solo le fette biscottate e il pancarre' sono rimasti stabili".
Ma anche la colazione al bar registra aumenti significativi. "Un classico caffe' e cornetto costa il 13,5% in piu' rispetto all'anno scorso, -osserva ancora Pileri - il cappuccino e' aumentato del 9%, un panino del 6,4%, un tramezzino del 2,3%. Rincarano anche i prodotti a base di orzo: +3,7% per il cappuccino, e i decaffeinati. Stabili il te' e il caffe' al ginseng".
I rincari incidono non solo sul portafogli, ma anche sugli stili di vita degli italiani: secondo un sondaggio dell'Adoc e' in aumento il numero degli italiani che la mattina non fa colazione, una scelta condivisa dal 15% dei consumatori, il 7% in piu' dal 2007, quando inizio' la crisi.
I prezzi elevati dei bar spingono l'86% dei consumatori a fare abitualmente, almeno 5 giorni a settimana, colazione a casa. Percentuale che scende al 77% nel weekend e durante le feste".
L'Adoc traccia anche un profilo delle tipologie di colazione degli italiani. Il 60% dei consumatori prepara una colazione semplice, composta da una bevanda e da un alimento, il 23% l'arricchisce con una bevanda o un alimento in piu', solo l'11% la fa abbondante, con una o due bevande e due o piu' alimenti. Mentre il 6% la consuma minima, optando per una sola bevanda o un solo alimento.
Dolce o salata? Il 61% degli italiani sceglie la prima colazione dolce, il 26% la preferisce salata, mentre il 13% fa un mix di entrambe. Riguardo ai prodotti acquistati, sei consumatori su dieci li comprano di marca, mentre il restante li preferisce non di marca. E inoltre il 69% acquista prodotti tradizionali, il 21% compra prodotti biologici, in particolare miele e marmellate, mentre il 10% compra per la colazione solo prodotti del mercato equo-solidale, soprattutto caffe' e te'".
Ma non tutti gli italiani fanno la prima colazione, secondo quanto stima l'Adoc, se l'85% mangia qualcosa al mattino, c'e' una nutrita percentaule del 15% che digiuna. Inoltre, l'indagine evidenzia come salgano le percentuali di chi fa colazione al bar nei giorni di festa 23% contro il 14% dei giorni feriali, naturalmente questa tendenza sposta quella di chi la fa a casa che nel fine settimana o durante le feste scende dall'86% al 77%.
L'Adoc ha una proposta per rilanciare i consumi presso bar e caffetterie e cioe' quella di aumentare il valore defiscalizzato dei buoni pasto. Oggi "uno spuntino veloce come tramezzino e succo di frutta costa 4,80 euro - stima Pileri - poco meno del valore defiscalizzato di un buono pasto, attualmente a quota 5,29 euro. Un valore inadeguato al costo della vita. Aumentare il valore dei buoni, aiuterebbe i consumatori in un momento di gravi difficolta' economiche".